Visita modenese, dedicata alle “eccellenze” del territorio, per i vertici dell’enologia italiana. Assoenologi, associazione nazionale di categoria che comprende la quasi totalità dei tecnici vitivinicoli, ha riunito infatti il proprio Consiglio Nazionale presso la Galleria Ferrari di Maranello.
All’incontro, aperto dal presidente nazionale dell’associazione Giancarlo Prevarin, era presente anche Giuseppe Martelli, che oltre ad essere direttore di Assoenologi è anche presidente del Comitato Nazionale Vini, l’organismo tecnico del ministero dell’Agricoltura competente sulle denominazioni.
La presenza a Modena di Martelli è stata l’occasione per parlare anche di lambrusco, alla luce dei provvedimenti normativi adottati di recente: l’istituzione della nuova denominazione di origine controllata “Modena” e le modifiche ai disciplinari delle 3 doc esistenti, il cui iter è giunto al termine.
Sono scaduti infatti il 15 luglio scorso i termini per presentare opposizioni, dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
Il tema è stato affrontato nel corso di un incontro conviviale dei vertici di Assoenologi con i rappresentanti delle strutture di produzione del lambrusco, che si è svolto venerdì 17 luglio a San Prospero. Erano presenti i responsabili di cantine sociali, strutture di trasformazione e imbottigliatori privati, oltre ai presidenti dei consorzi di tutela del lambrusco di Modena e di Reggio Emilia.
“Tutt’oggi – ha spiegato Martelli, rispondendo alle domande dei produttori di lambrusco – non esiste alcun ricorso o controdeduzione riguardante la nuova doc Modena. Pertanto il disciplinare di produzione dovrebbe essere definitivamente pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e divenire, quindi, operativo nelle prossime settimane”.