Che il termine “ronde” non sia bello, lo dico anch’io, che forse andrebbe cercato un termine più soft, così almeno eviteremmo distinguo sul filo del rasoio, anche. Però provare a nascondere dietro le parole la sostanza, questo mi piace ancora meno.
Come sempre per cercare di non confondersi con gli amici leghisti, si chiamano “volontari” o “assistenti civici”, coloro che si prestano per il bene della città a collaborare per presidiare alcune zone, ovviamente in accordo con le forze dell’ordine per non essere d’intralcio, in modo da disincentivare comportamenti pericolosi e antisociali.
Secondo la dottoressa Borsari, cosa sono le cosiddette ronde, se non questo? E non assomigliano pericolosamente alla descrizione che lei stessa fa dei suoi “assistenti civici volontari”? Certamente non sono persone che girano armate o minacciano i passanti, ma semplicemente volontari che hanno a cuore l’ordine e la sicurezza della loro città e dei loro concittadini. Come ha ben capito il sindaco di Formigine, e come l’assessore alla sicurezza di Carpi cerca di nascondere.
Avv. Luca Ghelf, Consigliere Provinciale – PDL