Ad oggi i casi di salmonellosi nel comune di Formigine risultano 39. L’andamento epidemiologico mostra che i primi casi si sono manifestati alla fine del mese di maggio, con una maggiore aggregazione intorno al periodo compreso tra l’8 e il 13 giugno, mentre gli ultimi casi si sono manifestati con sintomi iniziati lo scorso 24 giugno.
I casi si sono manifestati sia in maniera sporadica che aggregati in piccoli focolai di ambito familiare; riguardano prevalentemente bambini (15 casi in bambini fino a 10 anni di età) ma sono coinvolti anche giovani-adulti e anziani.
Sono stati rafforzati i controlli da parte dei Servizi del Dipartimento di Sanità Pubblica per individuare una fonte comune ai diversi casi. Non sono emersi elementi che riconducano i casi al consumo di alimenti presso strutture di ristorazione, alla frequentazione di scuole, centri ricreativi, feste o altri momenti di aggregazione con consumo di alimenti, che sono le fonti solitamente coinvolte in situazioni analoghe. Dai risultati dei primi accertamenti effettuati non sono emerse problematiche dell’acquedotto.
L’Azienda USL ha sensibilizzato i medici di base e i pediatri di libera scelta al fine di segnalare tempestivamente eventuali nuovi casi in modo da avviare il più tempestivamente possibile le indagini epidemiologiche.
Si rinnovano le raccomandazioni sulle regole da seguire per la sicurezza degli alimenti:
– lavare accuratamente i cibi che vengono consumati crudi, come frutta e verdura;
– cuocere completamente quegli alimenti che potrebbero essere contaminati in origine quali il pollame, le carni –salsiccia in particolare, le uova e il latte non pastorizzato;
– tutte le volte che è possibile, consumare immediatamente i cibi sottoposti a cottura;
– conservare in modo adeguato i cibi per i quali il consumo è rimandato nel tempo;
– risottoporre a cottura o riscaldare in modo adeguato – temperature superiori a 70°C – gli alimenti conservati da consumarsi caldi;
– evitare il contato tra alimenti cotti e crudi;
– mantenere ogni superficie della cucina e del frigorifero meticolosamente pulita;
– proteggere i cibi da insetti, roditori e altri animali;
– non fare uso di acqua di provenienza dubbia;
– lavarsi le mani prima di cominciare a cucinare, dopo ogni eventuale interruzione, in particolare modo dopo essere stati al bagno, dopo aver lavorato alimenti crudi, in particolare pesce, carne e pollame.
Come si trasmette e manifesta la salmonella
Nell’uomo la salmonellosi ha un tempo di incubazione che varia fra le 12 e le 72 ore; la gravità dei sintomi è variabile. Si va da forme più leggere con disturbi gastrointestinali (febbre, nausea, dolori addominali, diarrea, vomito) fino a forme cliniche più gravi soprattutto in soggetti fragili (bambini, anziani, immunodepressi). La persona solitamente guarisce nel giro di 4-7 giorni, con trattamento con antibiotici ove ritenuto necessario.
La via più comune d’infezione è quella orale. La trasmissione avviene solitamente per ingestione di alimenti contaminati da feci di uomini o animali infetti. In particolare uova crude o poco cotte o preparazioni gastronomiche che utilizzino uova crude come maionese, zabaione e gelati preparati in casa, ma anche carne e derivati della carne, latte crudo e latticini e acqua contaminata. Recenti epidemie di salmonellosi sono state imputate anche al consumo di frutta e verdura fresca non ben lavata.