Home Modena Elezioni Modena, Leoni (PdL): l’assessore Arletti non ha garantito trasparenza

Elezioni Modena, Leoni (PdL): l’assessore Arletti non ha garantito trasparenza

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pdl“Dopo le ultime dichiarazioni dell’Assessore Arletti sul giallo elettorale modenese, la conclusione è inequivocabile: questa Signora è venuta meno al suo compito. Non c’è stata la trasparenza dovuta e l’efficienza della macchina elettorale è miseramente fallita. Con un risultato del genere l’Arletti non può continuare a ricoprire un ruolo così delicato. Oggi poi l’Assessore ha anche l’arroganza di offendere chi chiede la verità sul voto ed il rispetto della legalità. Ma ci faccia il piacere”.

Così il Consigliere regionale del PDL, eletto in Comune a Modena con 945 preferenze, Andrea Leoni, in merito alle dichiarazioni dell’Assessore Simona Arletti sul giallo elettorale alle elezioni comunali di Modena.

“Nel disperato tentativo di svolgere una inutile difesa d’ufficio del candidato Pighi, l’Arletti non si è accorta di essersi messa in buca da sola. Ha ammesso di avere inviato funzionari comunali ai seggi, quando ciò è vietato dalla legge. Ha confermato gli errori registrati nei seggi, senza preoccuparsi di garantire, come da noi richiesto, gli adeguati controlli. Ha accusato i Presidenti di seggio di essere poco esperti. Ha giustificato gli errori del personale dei seggi, perché commessi da volontari o funzionari sottopagati. Ha liquidato il mistero delle 4 ore di black out dello scrutinio, quando i voti di Pighi stavano crollando sotto il 50%, come normali intoppi. Insomma, un vero disastro su tutta la linea per non volere calcare troppo la mano. L’Assessore Arletti ha calpestato i principi della trasparenza e della democrazia, che lei stessa era chiamata a tutelare.

Dopo un simile comportamento e dopo le sue incredibili dichiarazioni, non potrà certamente continuare a ricoprire il ruolo di Assessore. Ne va della credibilità dell’intera Istituzione comunale, già seriamente compromessa da una vicenda elettorale, che oggi vede il candidato del Pd fregiarsi del titolo di Sindaco a fronte di dati elettorali non veritieri”.