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Luca Caselli su decreto intercettazioni e videosorveglianza

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telecameraSinceramente non comprendo cosa possa centrare il decreto sulle intercettazioni del Governo con le telecamere che ci sono in città; mi pare che Pattuzzi critichi il Governo Berlusconi in modo gratuito, addossandogli colpe che non ha.
Salvo poi chiedere di continuo il voto ad elettori del centro – destra, ai quali lanciamo l’invito ad aprire gli occhi, visto che – sotto il punto di vista della polemica strumentale – non c’è alcuna differenza politica tra Pattuzzi e Franceschini. La continua paura da parte del sindaco di leggi e regolamenti rischia di paralizzare la città, e non solo per quel che riguarda la sicurezza, ma anche per l’urbanistica e altri settori cruciali. Pattuzzi ci deve spiegare, infatti, quale problema ponga il decreto del Governo all’utilizzo delle telecamere. Il decreto parla, tra l’altro, di utilizzo delle videoregistrazioni da parte degli organi inquirenti, e non delle telecamere fisse. Piuttosto, cerchiamo di essere pratici. Le telecamere ci sono e servono: quindi se diventerò sindaco, decreti o non decreti, rimarranno in città e verranno utilizzate. Anche perché, se avviene un reato, è evidente che quanto filmato dalla telecamera fissa potrà essere utilizzato a fine di indagine. Se così non fosse, allora ogni Comune italiano dovrebbe eliminare persino i vari “occhi” elettronici che puniscono coloro che accedono al centro storico: il che sarebbe assurdo. Le polemiche di Pattuzzi nei confronti del Governo sono sterili e poco attinenti alla campagna elettorale. Piuttosto Pattuzzi pensi al fatto – telecamere o no – il territorio di Sassuolo non è stato pattugliato dalla Polizia Municipale come invece noi intendiamo fare: questo è l’unico modo di prevenire i reati e di stanare delinquenti e balordi che da troppo tempo imperversano a Sassuolo.

 
Luca Caselli