Una emorragia cerebrale piuttosto estesa legata ad un trauma: è uno degli esiti dell’autopsia eseguita sul corpo di Silvano Azzolini, il consulente finanziario sequestrato la mattina del 1° giugno a Villanova, alle porte di Bologna, e trovato cadavere tre giorni dopo in un bosco dell’Appennino forlivese.
La morte era già avvenuta nella giornata del sequestro. Azzolini era stato picchiato dai suoi rapitori che miravano al fantomatico ‘tesoro’ del consulente, di cui al momento non c’è traccia. Ora c’è un nesso di causalità tra colpi e decesso.
Le indagini hanno già portato in carcere un napoletano di 34 anni, piccolo imprenditore edile; un bolognese 52enne, amministratore di una ditta di pulizia e manutenzione, e due moldavi.