Bolzano è la provincia italiana dove esistono le condizioni migliori per fare impresa. Seguono Trento, Ravenna, Rimini e Reggio Emilia. E’ quanto emerge dal Rapporto ”Il cielo sopra la crisi”, della Confartigianato, che verrà presentato domani in occasione dell’Assemblea della Confederazione, che rappresenta 520.000 artigiani e piccole imprese.
Dopo Bolzano, Trento, Ravenna, Rimini e Reggio Emilia, la classifica delle migliori province per fare impresa vede al 6/o posto Prato, al 7/o Sondrio, all’8/o Forlì-Cesena, al 9/o Varese e al 10/o Modena.
Per quanto riguarda invece la coda della graduatoria, le ultime 10 posizioni sono occupate da Caserta (94/a), e a seguire Enna, Reggio Calabria, Taranto, Vibo Valentia, Napoli, Siracusa, Cosenza, Catanzaro e, 103/a, Crotone.
Per misurare l’ambiente ideale per fare impresa, Confartigianato ha preso in esame 39 indicatori raggruppati in 11 ambiti: densità imprenditoriale, mercato del lavoro, pressione fiscale, concorrenza sleale del sommerso, burocrazia, credito, tempi della giustizia civile, legalità e conflittualità, utilitie e servizi pubblici locali, capitale sociale del territorio e infrastrutture.
Anche nella classifica per regioni, la prima piazza va al Trentino Alto Adige, seguito da Emilia Romagna, Valle d’Aosta, Veneto e Lombardia. In fondo alla classifica si trovano Sicilia, Campania e, in ultima posizione, Calabria.
Dal rapporto emerge inoltre che è il Nord Est la macro area italiana più favorevole al fare impresa. A seguire il Nord Ovest, il Centro, le Isole ed il Sud.