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Un gruppo di Nirano in Abruzzo

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Dopo il terremoto in Abruzzo, un gruppo di amici di Nirano ha deciso di organizzare una cena per raccogliere fondi e ha coinvolto in questo progetto anche l’amministrazione comunale.

La cena si è svolta nella Trattoria Da Guido, alle Salse di Nirano, senza alcuna spesa perché i titolari Domenico e Romana Rompianesi hanno messo a disposizione gratuitamente gli alimenti e la loro preparazione, così cole volontaria è stata la collaborazione di tutto il personale. E’ stato così possibile raccogliere 7.500 Euro ai quali si sono aggiunti altri 1000 Euro raccolti dalla Parrocchia di Fogliano.
Giovedì 28 maggio, una delegazione di 35 persone (ovviamente autofinanziata) è scesa in Abruzzo per consegnare direttamente, con assegni circolari, i fondi secondo le destinazioni scelte: 2.500 euro per contribuire all’acquisto di un mezzo della protezione civile di Castelli, comune famoso per la sua ceramca; 5000 euro al pastore Tonino Foresta di Onna, al quale il terremoto ha ucciso tutto il gregge di oltre cento pecore e 1000 Euro che debbono essere inviati alla società di rugby di Paganica.
La visita è iniziata con un incontro con la protezione civile di Castelli, presente il vicesindaco Giovanni Schiappa. Castelli è un comune di 1300 abitanti nel Parco Nazionale del Gran Sasso, noto per la produzione di ceramiche, capace di attrarre turisti nelle numerose botteghe artigiane dove si effettuano raffinate lavorazioni in oro zecchino per manufatti di pregio e decorazioni di stoviglieria d’uso quotidiano. La delegazione fioranese ha quindi visitato il centenario Istituto Statale d’Arte per la Ceramica di Castelli, individuando la possibilità di un rapporto più continuativo e di amicizia con Fiorano.
Nel pomeriggio è stata raggiunto Onna per l’incontro con il pastore Tonino Foresta, del quale a Nirano avevano saputo attraverso i Tg televisivi. Foresta ha raccontato la notte del terremoto, come si sia salvato per l’allarme lanciato da un cane, la morte delle sue pecore schiacciate dal tetto dell’ovile, la difficoltà di un pastore ad adattarsi alla vita e agli orari del campo sfollati. Ha quindi portato la delegazione in visita al paese, uno dei più colpiti dal terremoto, dove praticamente nulla è rimasto in piedi.
La terza e ultima tappa della giornata è stata al Campo di Piazza d’Armi all’Aquila, allestito e gestito dalla Regione Emilia-Romagna dove la delegazione fioranese ha incontrato Mario Bettini di Spezzano, uno dei volontari attualmente nel campo e addetto all’installazione dei condizionatori per combattere l’impossibile caldo all’interno delle tende.