Home Politica ”A Sassuolo esiste la proprietà privata”. Pattuzzi risponde a Caselli

”A Sassuolo esiste la proprietà privata”. Pattuzzi risponde a Caselli

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“Mi auguro che Luca Caselli e gli amici della destra sassolese abbiano approfittato dell’arrivo di Alemanno per farsi spiegare cosa significhi amministrare una città, a forza di essere approssimativi, inesatti e qualunquisti stanno disegnando un’Amministrazione che non esiste e non può esistere nella vita reale”.

Graziano Pattuzzi risponde così alle dichiarazioni riportate oggi sulla stampa riguardo l’abbattimento di via S.Pietro 6.
“Caselli, nei suoi annunci a mezzo stampa – prosegue Pattuzzi – dimentica che Sassuolo è in Italia, paese in cui la Costituzione garantisce il diritto di proprietà privata: il Condominio S.Matteo, in via S.Pietro 6 era di proprietà privata.
Se davvero avessi voluto sfruttare qualcosa in vista delle elezioni, se davvero fosse stato possibile demolirlo prima, avrei aspettato l’ultima settimana di campagna elettorale per inaugurare la nuova sede della Croce Rossa o della Polizia Municipale. Se davvero – prosegue Pattuzzi – tutto fosse semplice come dice Caselli, avremmo già abbattuto via Circonvallazione 189 e, il giorno prima delle elezioni, “I Gerani” sarebbero vuoti.
La vita reale è un’altra, per Amministrare Sassuolo serve un po’ più di competenza, un po’ più di applicazione e molta meno approssimazione di quanto afferma Caselli che vuole riportare la Bretella al Cipe sebbene ci sia già stata, che avrebbe abbattuto S.Pietro molto prima sebbene ci fossero ricorsi in atto e non avesse ancora la possibilità di procedere all’esproprio.
Certo – conclude il candidato a Sindaco Graziano Pattuzzi – che ricordo di aver ringraziano Caselli per gli incoraggiamenti, a parole, avuti in occasione dello sgombero di via S.Pietro, ma le ordinanze di sgombero erano a firma del Sindaco Graziano Pattuzzi, il consiglio comunale ha discusso solamente degli aspetti urbanistici e degli interventi aggiuntivi; così come ricordo le parole di Claudio Casolari e Biagio Santomauro che, tre mesi fa in consiglio comunale, sebbene parlassero a titolo personale e non come partito, mi hanno ringraziato per l’enorme lavoro fatto sulla sicurezza e sul lavoro a Sassuolo; lo ricordo bene perché quelle parole stonavano un po’ con gli slogan di Caselli secondo il quale in cinque anni non abbiamo fatto nulla”.