Era facile aspettarselo e si è verificato: il termometro dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia nella notte tra lunedì 25 e martedì 26 maggio non è sceso sotto la temperatura di 23.6°C, consegnando ai modenesi quella che è stata la notte più calda di maggio degli ultimi 180 anni. Anche per la “notte più calda” il record risaliva al 1945, quando il 17 maggio il “termometro a minima” non scese sotto i 23°C esatti.
“Per fortuna – afferma il meteorologo Luca Lombroso dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – l’aria è rimasta abbastanza secca, segnando un’umidità massima in città del 59%. Un po’ più fresco in campagna dove si sono segnalati circa 18°C, con un’ umidità di circa il 70%, in assenza quasi totale di rugiada o, come viene chiamata, della ‘guazza’”.
Oggi, martedì 26 maggio, intanto ancora termometri in risalita oltre i 30°C fin dalle 10.00 del mattino con la colonnina del mercurio che nell’ora più calda alle 17.30 ha raggiunto i 33.7°C, superando per la seconda volta il record del 1945 che restava da sessantaquattro anni. Si è quindi trattato del secondo valore più caldo un assoluto in maggio da 180 anni a questa parte!
Per domani, mercoledì 27 maggio, si attende l’arrivo degli annunciati temporali che potrebbero portare anche fenomeni di pioggia intensa e, in alcune zone, anche grandine o forti raffiche di vento.
Dalla giornata di giovedì 28 maggio le giornate trascorreranno serene-variabili con temperature nella media, sabato 30 maggio, invece, potrebbe aversi una ulteriore rinfrescata con valori anche un po’ sotto ai riferimenti stagionali, notevoli saranno le differenze attese, anche 10-12° C in meno, soprattutto in montagna.
Osservatorio Geofisico Modena