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Graziano Pattuzzi risponde a Caselli sull’abbattimento del condominio S.Matteo

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“Leggo volentieri Luca Caselli affermare che in politica, la coerenza, è ancora importante: concordo pienamente con questo pensiero anche perché la coerenza tra quanto detto e quanto fatto ha caratterizzato la mia Giunta dal 2004 ad oggi”. In questo modo Graziano Pattuzzi risponde a Caselli riguardo l’abbattimento del condominio S.Matteo, in via S.Pietro 6.


“Caselli afferma spesso che l’abbattimento di via S.Pietro – prosegue Pattuzzi – e la chiusura di via Circonvallazione sarebbero stati copiati dal suo programma del 2004. Mi sono divertito ad andare a guardare: su quel programma si invitava all’abbattimento dei condomini degradati in “via S.Carlo e via Adda”: cioè, per capirci, gli altri due “palazzi degradati” presenti a Braida, non quelli che abbiamo chiuso. Lo stesso Caselli, però, oggi afferma che “non si può sgomberare o abbattere l’intera città”. Vuol forse dire che, i due Palazzi che indicava prioritari nel suo programma di 5 anni fa oggi devono rimanere così come sono? Mi sembra di capire che chi pecca di coerenza siano altri.
Sgomberare un palazzo, sigillarlo e demolirlo non è semplice come bere un bicchier d’acqua perché, per fortuna, a Sassuolo come nel resto d’Italia la proprietà privata è tutelata. Se il 7 giugno 2005 ci astenemmo dal suo ordine del giorno è solamente perché stavamo lavorando allo sgombero effettuato esattamente 20 giorni dopo, stavamo trattando da mesi con Prefettura e Questura, stavamo discutendo coi proprietari: non era il caso di buttare benzina sul fuoco. Meno comprensibile, invece, è il motivo per cui Benedetti, Severi e Liberi, cioè tre alfieri del Pdl, il 14 ottobre 2008 si astennero dall’Odg che imponeva il vincolo preordinato all’esproprio di quel palazzo. Anche qui la coerenza mi pare lasci a desiderare.
Comunque Caselli stia tranquillo: il Ginko, via Adda77 e aggiungo anche il palazzo di via del Tricolore, saranno oggetto di interventi della prossima Giunta se, come credo, sarà guidata da Graziano Pattuzzi. Il che non significa per forza espropriare con la forza, come lo sgombero di via Circonvallazione 189 insegna: noi siamo abituati a lavorare con una politica integrata sicuramente meno teatrale ma molto più efficace degli annunci di Caselli & C.
Così come – conclude Graziano Pattuzzi – siamo abituati a mantenere le promesse: Giovanni Bondi ed Antonio Orienti, tanto per fare due nomi in lista Pdl, forse non hanno costruito via S.Pietro 6, ma quando furono in Giunta non fecero nulla per chiuderlo. Noi lo abbiamo promesso e lo abbiamo fatto, abbiamo tutta l’intenzione di proseguire in questa politica”.