Home Bassa modenese Il quartetto d’archi Borromini stasera a Carpi

Il quartetto d’archi Borromini stasera a Carpi

# ora in onda #
...............




Questa sera a Carpi, con un susseguirsi di appuntamenti che si concluderà alle ore re 21.15 presso la Sala delle vedute, il penultimo appuntamento della rassegna Note di Passaggio, realizzata dall’associazione Amici della Musica di Modena, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e del Comune di Carpi e il sostegno di Gruppo Martinelli spa di Sassuolo, Studio d’arte la Darsena, UniCredit Banca, Gruppo Hera.

Ospite della serata il quartetto d’archi Borromini composto da Barbara Ciannamea e Gianluca Febo – violini, Gian Paolo Guatteri – viola e Claude Hauri – violoncello. Il Programma prevede musiche di Dvorak, Barber, Gershwin, Glass.

New York è il filo conduttore del programma proposto dal Quartetto d’Archi Borromini. In questa città è stato composto il notissimo Quartetto “L’americano” di Antonin Dvorak, compositore céco, a quell’epoca chiamato a ricoprire il ruolo di direttore presso il Conservatorio Nazionale; nella stessa città è stata eseguita per la prima volta la versione per archi del celeberrimo Adagio di Samuel Barber; a New York è cresciuto musicalmente Philip Glass e newyorkese “doc” era George Gershwin.
Nel suo periodo americano Dvorak ebbe modo di conoscere melodie e ritmi popolari tipici del “Nuovo Mondo”. Il frutto di questi interessi furono, appunto, la celeberrima sinfonia “Dal Nuovo Mondo”, la cantata “The American Flag ed il Quartetto op.96 detto “L’Americano”, composto nel 1893.
Nel 1919 il Newyorkese George Gershwin, da poco divenuto compositore ufficiale dei grandi musical di Broadway, scrive un Lullaby che sembra anticipare il Gershwin adulto e maturo di Porgy and Bess. Per la bellezza del brano, così come l’Adagio di Barber, il Lullaby viene spesso eseguito anche con orchestra d’archi.
Sempre a New York, alcuni anni più tardi, esattamente nel 1936, il compositore statunitense Samuel Barber scrisse un toccante adagio, originariamente appartenuto al primo quartetto per archi in si minore op.11 e successivamente rielaborato e reso autonomo dallo stesso compositore su consiglio di Arturo Toscanini. Il pezzo, nella sua versione trascritta per orchestra, fu eseguito per la prima volta dallo stesso direttore italiano con l’orchestra sinfonica della NBC il 5 novembre 1938 a New York.

“L’Adagio” di Barber è divenuto popolare al grande pubblico grazie al film Platoon di Oliver Stone che lo adottò come colonna sonora.
Philip Glass, nato a Baltimora e cresciuto musicalmente a New York, frequenta la cerchia di artisti come Jon Gibson, Richard Sierra, Laurie Anderson e Steve Reich, con il quale oltre ad un’intensa e stravagante attività musicale divideva una compagnia di traslochi.

Il Quartetto n. 3 fu realizzato nel 1985 come colonna sonora del film Mishima, di Paul Schrader, e “descrive” le diverse fasi della vita del protagonista, lo scrittore giapponese Yukio Mishima. Personaggio complesso, Mishima mise fine alla sua vita con un atto estremo di diritto all’espressione praticando il suicidio rituale (seppuku) all’età di 45 anni, rivendicando il suo spiccato patriottismo e il rifiuto della progressiva occidentalizzazione della cultura giapponese.