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1°maggio, lavoro e imprenditoria femminile a Modena

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Frequentano di più la scuola, ottenendo voti migliori e conseguendo titoli di studio più alti rispetto ai loro colleghi uomini, ma le donne modenesi hanno minori possibilità di accesso alle fasce più qualificate del mercato del lavoro, sono più spesso assunte con contratti atipici e, quando si trovano nella stessa condizione di precariato dei maschi, hanno contratti più brevi e stipendio più basso.

E’ la fotografia che emerge dall’indagine sul sistema socio-economico modenese curata dalla Provincia di Modena e che, «in vista della Festa del lavoro – osserva Palma Costi, assessore provinciale alle Pari opportunità e agli Interventi economici – fa riflettere sulla contraddizione tra la crescente presenza di donne competenti nelle diverse attività e un loro insufficiente riconoscimento nei luoghi decisionali, così come sul fatto che, anche a Modena, l’aumento dell’occupazione femminile si è verificato a scapito della qualità relativa del lavoro delle donne e aumentandone la precarizzazione».

Dall’indagine emerge anche un dato positivo per gli ultimi anni: insieme al tasso di occupazione, cresce il numero di imprese femminili (13.923 alla fine del 2008, il 20 per cento del totale e 174 in più rispetto al 2007), mentre per le donne occupate a tempo pieno e tutto l’anno, diminuisce il differenziale salariale con gli uomini dal 27 per cento in meno nel 2002 al 19 per cento nel 2006 (indagine Capp – Icesmo 2006 dell’Università di Modena). I dati sulla scuola raccontano che raggiunge il diploma l’82,9 per cento delle femmine iscritte, mentre i maschi si fermano al 72,1 per cento, e le ragazze vantano giudizi finali più alti in tutte le discipline, comprese le tradizionalmente “maschili” matematica e scienza. Prevalenza femminile anche all’università dove le donne iscritte sono il 54,2 per cento contro il 45,8 degli uomini nell’anno scolastico 2006/2007, e le laureate il 55,2 contro il 44,8 dei laureati. Tra gli occupati, le donne hanno titoli di studio più elevati: la percentuale di donne qualificate e diplomate è del 47 per cento contro il 45 per cento degli uomini, le laureate sono il 17 per cento contro il 14 degli uomini e le donne con titoli post laurea sono il 3,5 per cento contro lo 0,4 degli uomini. Nel 2007 a Modena, prima della crisi, le donne occupate erano 137 mila pari al 62,8 per cento (79 su cento è la percentuale maschile), mentre il tasso di disoccupazione femminile è del 5,2 per cento, il doppio di quello maschile. È donna infine il 70 per cento dei lavoratori atipici e la crisi, colpendo i settori più deboli del mercato, accentua le sperequazioni già esistenti.