Da tempo Conto anch’io a Sassuolo chiede la riduzione degli sperperi e costi della politica , ma fino ad oggi non abbiamo visto nessun riscontro positivo. Se si vuole ottenere un vero e concreto cambiamento, occorre iniziare dal pretendere la eliminazione dei privilegi della Classe Politica di Sassuolo e degli sprechi e sperperi immani del pubblico denaro.
Bisogna fare in modo che i politici non costituiscano più una aristocrazia e che rispondano di persona dei danni che provocano. Bisogna che i politici e i cittadini siano ricollocati sullo stesso piano, siano tutti dei comuni mortali, con leggi uguali per tutti e senza privilegi per nessuno. Solo così si può sperare di far trionfare il concetto di giustizia nella nostra società, eliminando privilegi e favoritismi inaccettabili e incivili.
Facciamo notare e sottolineiamo che il cittadino può contrastare i privilegi della Classe Politica solo negando il voto a favore di chi non inserisce nel programma elettorale una drastica riduzione del salario del Sindaco , degli assessori , dei dirigenti pubblici e della spesa improduttiva e parassitaria.
Il poltico che non rinuncia ai privilegi eccessivi dimostra di non possedere il senso della giustizia e dell’onestà, e non è idoneo a ricoprire cariche politiche e amministrative.
E se noi affidiamo l’esercizio del potere politico e amministrativo nelle mani di chi non possiede il senso della giustizia e dell’onestà, come possiamo sperare di ottenere dal Comune e dagli altre Enti Pubblici provvedimenti giusti e onesti?
Accettare, da parte nostra, i privilegi della Classe Politica equivale a legittimare i politici a comportarsi male, a perseguire probabilmente interessi personali piuttosto che quelli della collettività.
Per essere credibili il Sindaco e gli assessori dovrebbero avere una retribuzione di circa 1.000,00 euro al mese (milleeuro al mese) ed eliminare tutti i benefit.
E’ fondamentale dunque la riduzione delle spese e dei costi della politica attraverso, la riorganizzazione del personale e la riduzione dei salari e del numero dei componenti (assessori, dirigenti) e il conseguente taglio drastico delle società e degli enti inutili e la riduzione delle consulenze conferite dalla Pubblica Amministrazione.
(Piccinini Ivano – Conto Anch’io a Sassuolo)