ATC chiude il bilancio del 2008 con un sostanzioso utile netto (1,7 Mil/euro), risultato che conferma la capacità di produrre reddito di un’azienda che nel passato triennio è stata impegnata in una decisa ristrutturazione mirata a risanare i conti continuando, al tempo stesso, ad investire significativamente per il miglioramento del servizio.
Dal “rosso” del 2005 ai bilanci in utile dei due anni successivi, fino ai risultati lusinghieri del 2008: è la conferma di una ritrovata solidità di un’azienda con un margine operativo lordo di 15,3 milioni di euro, superiore ad ammortamenti e accantonamenti netti.
Il risultato economico dell’esercizio 2008 è tanto più positivo se lo si inquadra in un contesto tutt’altro che favorevole: è, infatti, ottenuto, sul piano dei ricavi, in assoluta parità di tariffe (quelle del TPL a Bologna sono ferme da 6 anni) e, sul fronte dei costi, in condizioni di sensibili aumenti. Si pensi al costo del personale, aumentato rispetto al 2007 di 1,48 Mil/euro, ed al costo dei carburanti per autotrazione, il cui prezzo medio nel corso del 2008 ha risentito dei forti aumenti petroliferi di metà anno (il gasolio +0,14 euro/litro ed il metano +0,07 euro/mc rispetto all’anno precedente).
In più, tra i minori ricavi, nel 2008 è venuto a mancare, inatteso, il corrispettivo di 1,5 milioni di euro contrattualizzato con Comune e Provincia; tra i costi si è aggiunto, invece, il pagamento della sanzione di 572.000 euro inflitta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato: si trattava di eventi che sono eredità di decisioni e di fatti risalenti ad altra epoca storica di ATC ma che, purtroppo, hanno prodotto effetti nel 2008.
Sul piano della produzione, ATC ha percorso con i suoi mezzi 36,9 milioni di chilometri, 540.000 in più dell’anno precedente, in particolare dovuti a prolungamenti e potenziamenti delle linee urbane 30, 35, 36, 74 e delle navette A e B e, in ambito extraurbano, per l’estensione di alcuni collegamenti del servizio su prenotazione Prontobus.
In aumento anche i passeggeri (110.848.726 sono i viaggi effettuati nel 2008 con i mezzi ATC), che scelgono sempre di più la convenienza degli abbonamenti annuali, che segnano una crescita del 4,4% rispetto all’anno precedente (53.730 contro i 51.489 del 2007). E’ un dato che indica la fedeltà dell’utenza e conferma il radicamento crescente del trasporto pubblico a Bologna, una delle città italiane in cui i mezzi pubblici sono più utilizzati. Se si esclude Venezia per la sua particolarità territoriale, come numero di viaggi all’anno per abitante, Bologna figura, infatti, al terzo posto dopo Trieste e Genova tra le grandi città italiane con 255 viaggi, distanziando nettamente importanti realtà urbane come Firenze, Napoli e Torino, attestate rispettivamente a 183, 178 e 149 viaggi.
Grazie al rinnovo del parco veicolare intrapreso negli ultimi anni, la flotta ATC è per il 67,6% composta da mezzi a ridottissimo impatto ambientale: se per i bus extraurbani sono state intraprese dotazioni di filtri antiparticolato e si sono acquistati nuovi mezzi rispondenti agli standard Euro 5, in ambito urbano le parole-chiave sempre valide sono “metanizzazione” e “trazione elettrica”: nel corso del 2009 si aggiungeranno ulteriori 36 bus a metano ai 141 in forza oggi; in più saranno acquistati 6 minibus elettrici a batterie e sarà aggiudicata la gara per l’acquisto di 11 filobus snodati da destinare alla rete filoviaria, un sistema di trasporto ad elevatissima ecocompatibilità che, con i prolungamenti delle filovie 13 e 14 ed il sistema Civis, a regime, arriverà a coprire 87,2 km di rete urbana.