Ci sembra di poter dire corretti e sleali perché, se da un lato i tre Consiglieri prima e i due Assessori poi, oltre al Presidente dell’opera Pia hanno dimostrato, con le dimissioni, che non condividono le imposizioni, dall’altra si sono rivelati sleali perché non possono rimettere in discussione un argomento di programma utilizzando critiche fatue che mettono in evidenza una malcelata agonia tra le forze che compongono questa maggioranza.
Stupiscono le affermazioni del segretario comunale del PD Luca Cavalieri quando afferma ritenere di secondaria importanza l’approvazione di un regolamento che, guarda caso, riguarda il più importante organo istituzionale dell’Amministrazione di un Comune.
Forse Cavalieri ritiene prioritaria la coesione politica ad oltranza piuttosto che razionale analisi circa gli strumenti della democrazia lamentati dai consiglieri dimissionari.
Forse è già rassegnato a quella logica di partito a cui ci ha confinati la politica di centrosinistra della Modena sovrana che preferisce agire attraverso la Formigine Patrimonio baipassando il rischio di un voto contrario in Consiglio Comunale.
Riteniamo scorretta la nostra chiamata in campo solo perché con il nostro voto abbiamo dato vita ad un regolamento che ha comportato due anni di lavoro ricco di discussioni.
Inutile che Cavalieri e il Sindaco Richeldi cerchino scuse per tranquillizzare i suoi elettori, ormai il centrosinistra a Formigine ha mostrato i suoi limiti istituzionali e i suoi obblighi verso una Modena che vuole essere capitale e sovrana della politica territoriale.
Ma qui siamo a Formigine, territorio che ancora vuole essere libero da conquistatori imperiali modenesi.
(I Consiglieri Comunali di Forza Italia, Alleanza Nazionale e Popolari Liberali ne “Il Popolo della Libertà”)