Domani, lunedì 31 marzo, alle ore 21,00, presso la
Sala Loggia di Palazzo Repubblica
Formigine, si terrà la presentazione del romanzo di Massimo Storchi <'>Il Sangue dei vincitori,
Aliberti Editore. Sarà presente l’autore.
Rastrellamenti, deportazioni, fucilazioni. Torture. I venti mesi di sangue della Repubblica di Salò lasciarono una striscia di dolore e rancore che trovò come primo drammatico esito la giustizia sommaria dei giorni della Liberazione e poi i processi istruiti a carico dei maggiori criminali fascisti.
Utilizzando per la prima volta gli atti della Corte di Assise Straordinaria di Reggio Emilia si ripercorrono i drammatici giorni della feroce repressione antipartigiana e il tentativo fallito di dare giustizia alle centinaia di vittime della repressione dei corpi armati di Salò, al servizio dell’occupante tedesco. Una ricerca che vuole essere un piccolo contributo per ricordare come la mancanza di una giustizia “vera” per i crimini fascisti abbia rappresentato un deficit etico e politico nella costruzione di una comune identità repubblicana, un’identità che non riesce tuttora a trovare, in un passato così difficile e tormentato, radici abbastanza forti per affrontare le nuove sfide della nostra contemporaneità.
Massimo Storchi, storico, ha scritto: Uscire dalla guerra. Ordine pubblico e forze politiche. Modena 1945-1946 (Franco Angeli, 1995), Combattere si può vincere bisogna. La scelta della violenza tra Resistenza e dopoguerra. Reggio Emilia 1943-1946 (Marsilio, 1998), Sangue al bosco del Lupo. Partigiani che uccidono partigiani. La storia di “Azor” (Aliberti, 2005), oltre a diversi saggi sul fascismo, cooperazione, lotte politiche e sociali nel dopoguerra in Emilia Romagna.
È stato presidente di Istoreco (Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Reggio Emilia).