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Maranello: il saluto della Ferrari al Presidente Napolitano

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E’ stata una giornata speciale quella di oggi per la Ferrari. Il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano, a Modena per una visita di Stato, si è recato nel pomeriggio a Maranello per visitare gli stabilimenti dell’Azienda. Ad accoglierlo al suo arrivo c’erano il Presidente Luca di Montezemolo, il Vicepresidente Piero Ferrari, l’Amministratore Delegato Amedeo Felisa e il Direttore della Gestione Sportiva Stefano Domenicali.


Napolitano ha visitato i reparti delle Lavorazioni Meccaniche, la Galleria del Vento e le nuove linee di Assemblaggio Vetture prima di andare alla Pista di Fiorano, dove ad attenderlo c’erano non soltanto Felipe Massa e Kimi Raikkonen insieme ai vertici tecnici della Scuderia ma anche un gruppo di operai: è spettato ad uno di loro, Gaetano Romeo (lastratura, Carrozzeria Scaglietti), l’onore di salutare ufficialmente il Presidente con un breve discorso. La massima autorità dello Stato si è intrattenuto con i componenti della Scuderia e poi è andato insieme a loro a vedere da vicino la Ferrari F60, esposta ai box di Fiorano, prima di farsi portare in pista a bordo di una 612 Scaglietti che aveva un equipaggio speciale: alla guida c’era Montezemolo, nei sedili posteriori Kimi e Felipe.



Prima di lasciare Maranello per fare ritorno a Roma, Napolitano ha salutato Montezemolo in un colloquio privato durato una ventina di minuti.

La Ferrari ha voluto rendere omaggio al Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano con un discorso di un operaio, Gaetano Romeo, in rappresentanza di tutte le donne e gli uomini dell’Azienda: “Ho 22 anni e sono un operaio del reparto di Lastratura. Nel mio reparto conosciuto anche come Scaglietti, produciamo tutte le scocche delle vetture Ferrari Gran Turismo, 8 e 12 cilindri. Sono di origini calabresi ma fin da piccolo mi sono trasferito con i miei genitori a Modena, dove circa due anni fa ho cominciato la mia esperienza in Ferrari, lavorando alla costruzione delle vetture che ammiravo sin da piccolo. La sua visita a Maranello è per tutti noi motivo di orgoglio, consapevoli della grande attenzione che Lei da sempre riserva al mondo del lavoro. Proprio per questo vorrei che questa sua visita fosse anche di buon auspicio per tutti coloro che in questo momento in Italia stanno attraversando un momento di difficoltà.
La Sua presenza oggi rende noi dipendenti Ferrari ancor più consapevoli dell’importanza del nostro lavoro, non solo per l’Azienda ma anche, se mi posso permettere, per il Paese. Sappiamo bene che nel mondo le nostre vetture GT e le di Formula 1 sono considerate un simbolo dell’Italia e speriamo che Lei, che ha l’onore e l’onere di rappresentare tutti gli italiani, sia soddisfatto del lavoro che facciamo.
Le garantisco che noi, donne e uomini di Ferrari che ogni giorno ci impegniamo in fabbrica, portiamo la bandiera italiana sul braccio con orgoglio. E l’orgoglio, con la passione e l’impegno, credo che siano fondamentali per svolgere bene qualsiasi lavoro. Vorrei concludere il mio breve saluto con un augurio, al quale sono sicuro Lei vorrà unirsi: che nel 2009 la Ferrari e l’Italia tutta siano ai vertici mondiali.”



Il Presidente Napolitano, che ha ricevuto in dono un modellino della F2008 campione del mondo, ha così risposto al saluto:
“L’orgoglio che sentite voi lo sento anche io per la Ferrari. Questa visita la faccio per un impulso egoistico, perché quando si vede un luogo di lavoro come questo, tecnologie avanzate e questo splendido capitale umano, ci sono grandi motivi di fiducia e incoraggiamento personale anche per il mio lavoro, che è un po’ diverso dal vostro, ma credo richieda la stessa fiducia nell’Italia, lo stesso amore e la stessa volontà di lavorare insieme per uscire dalle difficoltà di questo momento e per aprire una nuova prospettiva di sviluppo per chi lavora e per chi ancora non lavora nel nostro Paese.”