Il 2009 sarà per il nostro gruppo dell’Associazione Nazionale Alpini un anno memorabile perché sabato 17 e domenica 18 ottobre Fiorano, insieme agli altri comuni del distretto, ospiterà il Raduno del 2° Raggruppamento, composto dalle regioni Lombardia ed Emilia-Romagna che porterà nel nostro comune migliaia di penne nere e di accompagnatori.
Intanto domenica 22 marzo si rinnova l’incontro annuale con i gruppi gemellati di Zevio, Belluno, Luino e Fanano, che prevede alle 9 della mattina il raduno in piazza, alle ore 10 la sfilata e la Messa nella Basilica della Beata Vergine del Castello, alle ore 11 deposizione corone al Monumento ai Caduti e alle ore 12 il pranzo a Torre Maina.
Una parte dell’attività svolta a Fiorano dall’Associazione Nazionale Alpini è conosciuta da tutti: sempre presenti alle cerimonie, sempre pronti a servire ottimi pasti durante le grandi feste, sempre pronti a mettersi a disposizione affinché le manifestazioni si svolgano in sicurezza. Ma un’altra parte è meno conosciuta. Ad esempio, nel “Libro Verde della Solidarietà 2007” che elenca puntualmente quante ore ogni gruppo di alpini italiani ha lavorato e quante somme ha erogato per le numerose iniziative di solidarietà e di protezione civile, nel nostro paese e nel mondo, scopriamo che Fiorano è il terzo in provincia con 1300 ore lavorate ed è il secondo per somme raccolte (6900 €). Onore al gruppo, nato nel lontanissimo 1925 e rifondato nel 1930 dall’alpino Catellani, che ne rimane presidente fino per vent’anni. Quando gli subentra Luigi Boni il gruppo conta 67 tesserati e quando nel 1967 arriva Luciano Pierotti sono diventati 160. Dopo trent’anni di apprezzata conduzione, viene sostituito nel 1997 da Claudio Bedini e, nel 2000, da Celsino Leonardi. Nel 2007 il Gruppo elegge presidente Franco Iaccheri e prosegue la sua attività, con 157 iscritti e 18 “Amici”, un nucleo di Protezione Civile con 12 volontari. Gli Alpini a Fiorano hanno la sede nelle ex scuole elementari di Cameazzo, dove si riuniscono. Attualmente il presidente Franco Iaccheri è affiancato dal vicepresidente Claudio Bedini e dai consiglieri Lorenzo Ricci, Otello Agnani, Ivano Alicchi, William Boccaleoni, Amos Cavani, Mario Casolari, Arduino Ferrari, Luigi Leonardi, Romano Meglioli, Luciano Sernesi e Paolo Tagliati. C’è un nobile passato di penne nere a Fiorano, dal grande Paolo Monelli all’ottocentesco ministro Cesare Ricotti Magnani che fondò il corpo degli alpini e che villeggiava a Spezzano nella villa Campori, a un discendente di Ciro Menotti, morto da eroe in Russia nella seconda guerra mondiale.
