Agli avvoltoi che oggi volteggiano sul presunto cadavere del Pd sassolese, dico di guardare bene, perché il Pd è tutt’altro che morto. Numerosi anzi sono i segnali della sua vitalità.
Basta scorrere la lista dei componenti del direttivo per ritrovarci esponenti di tutte le realtà cittadine: dal mondo dell’associazionismo e del volontariato a quello dei professionisti e piccoli imprenditori; dal mondo giovanile a quello dei cittadini stranieri. Proprio come deve essere un partito popolare come il Pd, capace di dare voce e risposte giuste alle diverse domande che oggi i sassolesi fanno alla politica.
Le primarie e ancor di più il recente congresso, hanno suggellato, con la straordinaria partecipazione di popolo,la vivacità del Pd e il patrimonio di enorme credibilità di cui dispone a Sassuolo, credibilità che evidentemente viene espressa attraverso gli uomini e le donne che lo rappresentano, Sindaco, Assessori, Consiglieri Comunali e esponenti politici.
Se oggi ci sono difficoltà o incomprensioni, sono il frutto della complessità dell’impresa che stiamo compiendo: amalgamare culture diverse, superare le appartenenze, costruire attraverso il confronto e senza imposizioni dall’alto, una classe dirigente capace di rappresentare tutti, non è cosa semplice. A coloro che hanno a cuore questo progetto, danno forza due cose: l’incitamento della gente ad andare avanti e la storia di Sassuolo degli ultimi 50 anni, dove l’incontro tra culture differenti, seppur unite nella voglia di far crescere la città, ha prodotto quel distretto ceramico, famoso nel mondo e capace di produrre in tutti questi anni enorme ricchezza per tutti.
Per questo da cattolico, sono orgoglioso, nel mio piccolo, di dare un contributo per creare un pd dove tutti possono sentirsi a casa, dove tutti possono riconoscerne le fondamenta, dove tutti conoscono il progetto della casa da costruire.
Sandro Morini – Direzione Pd Sassuolo