Il Consiglio comunale ha approvato con 19 voti favorevoli e 6 astenuti nel corso della seduta di giovedì 26 febbraio, il programma attuativo del Piano di Zona per la Salute e il Benessere Sociale 2009-2011, illustrato dall’Assessore ai Servizi sociali Luigi Ferrari.
La Regione Emilia Romagna, ha puntato molto, nelle linee di indirizzo, già col Piano Sociale e Sanitario elaborato per la prima volta in unico documento, nel sostenere e favorire l’integrazione dei servizi tra loro. Tra Sociale e Sanitario in primo luogo, ma anche tra Sociale-Sanitario e Terzo Settore, cioè con tutti gli attori che intervengono, per le proprie competenze, nella rete dei servizi, con particolare riferimento alle Associazioni di Volontariato Sociale.
In questa programmazione triennale sono stati evidenziati due obiettivi strategici molto importanti e complessi: la domiciliarità ed il progetto “Dopo di Noi”.
“Sostenere la domiciliarità, cioè quell’insieme di azioni ed interventi in grado di consentire il mantenimento, per quanto possibile, delle persone non autosufficienti, anziani e disabili, nel proprio contesto familiare, è sicuramente tra gli obiettivi più impegnativi da realizzare – ha spiegato l’Assessore Ferrari – Proprio per questo abbiamo concordato un documento con le organizzazioni di volontariato del settore, che è stato inserito nel Piano di Zona, che vuole formalizzare l’impegno e la volontà comune nel programmare e pianificare tutta una serie di interventi integrati tra loro, volti a favorire la permanenza al proprio domicilio delle persone in condizioni di non autosufficienza. Sono interventi prioritariamente rivolti alla persona in condizioni di bisogno, ma che hanno anche un riconoscimento e un sostegno al ruolo primario e insostituibile dei familiari, o comunque delle persone che si fanno carico dei gravosi compiti di assistenza”.
Le risorse economiche aggiuntive che la Regione Emilia Romagna ha messo a disposizione degli Enti Locali attraverso il Fondo Regionale per la non autosufficienza, hanno reso possibile il potenziamento ed il miglioramento dei servizi rivolti alle persone non autosufficienti. Quando però, nonostante gli interventi, non sussistono più le condizioni per la permanenza a domicilio, la persona deve essere accolta in una struttura adeguata dove possa proseguire il lavoro di cura e di vita.
“In particolar modo, sul tema della disabilità, emerge la mancanza nel nostro Distretto di una struttura residenziale in grado di assolvere questo compito – ha poi sottolineato l’Assessore Ferrari – Il progetto “Dopo di Noi”, peraltro già contenuto nel precedente piano triennale, prevede la realizzazione di un centro polivalente distrettuale per disabili, attraverso la modalità della finanza di progetto, e potrà beneficiare di 900.000 Euro quale contributo da parte della Regione finalizzati per la realizzazione di strutture residenziali e semi-residenziali. Questo centro polivalente che prevederà un centro socio-riabilitativo diurno, un centro socio-riabilitativo residenziale, appartamenti protetti e un centro di aggregazione sociale, rappresenta la sintesi tra residenzialità e domiciliarità”.