E’ allarme smog in sei citta’ italiane per le polveri sottili. Le piu’ colpite dall’inquinamento nei primi due mesi del 2009 sono Torino e Frosinone, seguite da Brescia, Sondrio, Alessandria e Milano. Aria pulita invece a Salerno che, insieme a Potenza, e’ il comune del Bel Paese che non ha mai sforato i limiti di legge riguardo le Pm10.
A Torino e Frosinone, nonostante la pioggia battente di questo inizio d’anno, è stato oltrepassato il limite massimo di livelli di polveri sottili per 41 giorni, oltre i 35 considerati dalla normativa attuale come limite annuale consentito per salvaguardare la salute dei cittadini. Sono 38 invece i giorni con troppo smog registrati a Brescia, Sondrio e Alessandria. Aria sporca a Milano per 35 giorni, da gennaio a quasi fine febbraio. I dati aggiornati sull’inquinamento atmosferico di 77 citta’ italiane arrivano dall’edizione 2009 della campagna ‘Treno Verde’ di Legambiente e Ferrovie dello Stato, nell’ambito della quale, questa mattina, alla stazione Termini di Roma e’ stato presentato il dossier ‘Mal’aria’.
Realizzata con il contributo di Italgest Energia Pulita, Consorzio Ecogas e Assogasliquidi, quella di oggi e’ la XX edizione della campagna di monitoraggio sull’inquinamento atmosferico e acustico che porta informazioni sulla mobilita’ sostenibile, l’energia rinnovabile, il risparmio energetico, le scelte d’acquisto responsabili e la gestione sostenibile dei rifiuti.Secondo il dossier realizzato da Legambiente su dati di Arpa, Regioni, Province e Comuni, le citta’ di Lodi e Asti hanno superati i limiti di Pm10 per 33 giorni, mentre Lucca per 31 e Napoli per 30. Troppo smog anche a Firenze per 27 giorni e poi Venezia (25), Verona (22), Bologna (20). Aria inquinata anche a Roma per 17 giorni, ad Avellino (11) e a Palermo (9). Pochi i giorni con troppe Pm10 nell’aria, invece, a Caserta (4), Siena (4), Trieste (3) e Livorno (3).
“I dati emersi dal dossier Mal’Aria relativi ai primi due mesi dell’anno sono un chiaro campanello d’allarme” ha detto Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente. “Nonostante i mesi piovosi – ha spiegato – la concentrazione delle polveri sottili e’ risultata elevata, addirittura oltre il limite annuo consentito in ben sei citta’ italiane”. “Purtroppo – ha aggiunto – il traffico veicolare resta il maggior responsabile e quanto emerso dal dossier dimostra che le misure adottate dalle amministrazioni locali non sono state sufficienti per affrontare concretamente il problema dell’inquinamento atmosferico”. Cosi’ come, ha detto ancora Cogliati Dezza, restano ancora scarse “le possibili alternative alla mobilita’ privata su strada, in un Paese che vanta un’altissima media di automobili in circolazione: 62 su 100 abitanti”.A guardare al treno come forte soluzione contro i problemi di inquinamento e’ Mauro Moretti, amministratore delegato Ferrovie dello Stato.
“Continua a crescere la domanda di treno soprattutto nelle grandi aree metropolitane e sulle direttrici servite dalla metropolitana d’Italia, l’Alta Velocita’” ha detto, sottolineando che “soltanto nel trasporto regionale, nel 2008, un milione e 680mila viaggiatori al giorno hanno scelto il treno sottraendo alla strada 65mila automobili in piu’ rispetto al 2007”. La preferenza accordata nel 2008 al treno sulla macchina ha consentito, ha sottolineato Moretti, “un risparmio di 27mila tonnellate di CO2 a cui si aggiungono i benefici che e’ in grado di produrre l’Alta Velocita’. Infatti, a soli due mesi dall’attivazione della nuova linea Milano-Bologna oltre 2 milioni di italiani hanno viaggiato sul Frecciarossa. In molti hanno abbandonato l’aereo o l’auto preferendo il treno e la loro scelta virtuosa vale, potenzialmente, 6mila tonnellate di anidride carbonica in meno”.
Fonte: Adnkronos