Venerdì prossimo, 27 febbraio, il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta presenterà in Consiglio dei ministri il primo rapporto del Saet, il Servizio anticorruzione e trasparenza istituito dal decreto 112. Ad annunciarlo è stato lo stesso ministro a margine di una conferenza stampa.
Si tratta di un dossier di circa 100 pagine, secondo quanto ha spiegato Brunetta. ”Il rapporto verrà poi presentato ai presidenti di Camera e Senato la prossima settimana” ha annunciato il ministro. Inoltre, riguardo alle funzioni dirigenziali, Brunetta ha detto che nel disegno di legge delega, che dovrebbe essere approvato dal Senato in via definitiva tra oggi e domani, saranno contenuti ”protocolli specifici anticorruzione che daranno ai dirigenti le modalità comportamentali e quindi se un dirigente considererà che un appalto va bene in tempi non congrui, sarà ritenuto responsabile di ciò”.
Il Saet, ha annunciato ancora Brunetta, avrà sede insieme all’Agenzia per la Trasparenza, all’Aran e quindi ”in un’unica sede ci saranno trasparenza, valutazione e contrattazione”. Nel ddl delega, inoltre, ha ricordato il ministro, per i dirigenti di varie fasce ”il passaggio sarà consentito solo dopo sei mesi di formazione all’estero. Questa sera o al massimo domani mattina questo sarà legge”, ha affermato Brunetta sostenendo che ”sei mesi all’estero ti cambiano la testa, sei un altro: intanto conosci una lingua, conosci i tuoi pari e sei diverso”. Secondo il ministro infatti i dirigenti dovranno conseguire una formazione di sei mesi in qualche organismo internazionale quali l’Ocse, oppure la Nato, o l’Onu. ”In un arco di 5-6 anni cambierà il panorama dei dirigenti della Pubblica amministrazione”.
Fonte: Adnkronos