Ci sarebbero diversi feriti nell’incendio divampato nel centro di identificazione ed espulsione dei migranti di contrada Imbriacola a Lampedusa (Agrigento). Secondo le prime informazioni, un vigile del fuoco è rimasto gravente intossicato, mentre15 poliziotti e un migrante si troverebbero ricoverati nel Poliambulatorio dell’isola.
Le fiamme, domate dai vigili del fuoco, hanno distrutto la palazzina centrale e la lunga colonna di fumo è visibile anche dal centro del paese. Completamente distrutto anche uno dei container che ospitano i letti degli immigrati. Ad appicare il rogo, secondo le prime informazioni, sarebbero stati gli stessi clandestini.In mattinata erano scoppiati dei tafferugli tra le forze dell’ordine e i clandestini e dalle prime frammentarie notizie sembrerebbe che tra i feriti trasportati al poliambulatorio dell’isola, ci siano anche dei vigili del fuoco.
”Quindici poliziotti sono rimasti intossicati – conferma all’Adnkronos il sindaco dell’isola, Bernardino De Rubeis – Inoltre dalla struttura è uscita pochi minuti fa una barella con un immigrato. Non sappiamo ancora se all’interno della palazzina distrutta dalle fiamme ci siano immigrati rimasti imprigionati. Spero non ci siano anche dei morti. Se così fosse chi è responsabile di questa tragedia dovrà risponderne davanti alla magistratura”.
Per De Rubeis si tratta di una situazione al limite che mette in serio rischio l’ordine pubblico: “I migranti sono esasperati e pronti a tutto. Da dicembre sono prigionieri della struttura e bisogna evacuare immediatamente il centro di identificazione ed espulsione. Berlusconi prenda il controllo del fenomeno epocale dell’immigrazione dopo il fallimento del disegno discutibile e diabolico del ministro Maroni di trasformare la struttura in un lager”.
Il sindaco, ascoltato ieri per circa due ore come persona informata dei fatti nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Agrigento sulle condizioni di sicurezza dei centri per immigrati presenti a Lampedusa, al momento si trova a Palermo e rientrerà nell’isola in serata.
“Stasera stessa emetterò un’ordinanza per vietare l’uso dell’acqua piovana per uso alimentare. La nube tossica che si è sprigionata dall’incendio dei pannelli coibentati del centro di identificazione di Lampedusa sta raggiungendo il paese. Le fiamme sono alte sette metri”.La tensione era alta già da ieri, quando alcuni immigrati avevano iniziato uno sciopero delle fame per protestare contro il trasferimento di un centinaio di loro connazionali a Roma per il rimpatrio coatto. Nel centro di contrada Imbriacola si trovano al momento 863 clandestini, in larga parte tunisini.
Fonte: Adnkronos