Una campagna per scoprire gli “angeli custodi” del cuore, che lo proteggono a dispetto di tutti i fattori di rischio, e i “demoni” che lo devastano anche quando lo stile di vita è perfetto: è l’obiettivo ambizioso della campagna nazionale “per il tuo cuore”, promossa da Heart Care Foundation Onlus e ANMCO – Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri.
Patrocinata dalla Rai con il suo Segretariato sociale e da Pubblicità progresso, la campagna porterà a realizzare la prima banca dati di casi “estremi”, che cioé si discostano in modo eclatante dalla media, nel bene e nel male “.
La macchina per attivare questa ricerca senza precedenti nel mondo “c’é già”, ha detto Maseri, ed è la banca dati ANMCO: la banca raccoglie dati su 100.000 pazienti da almeno 600 delle 800 strutture di Cardiologia di tutta Italia.
“Oggi – ha spiegato – sappiamo che uno stile di vita corretto riesce ad evitare i danni nel 50% dei casi. Ma come possiamo spiegare l’altro 50%?. Per saperlo non ci resta che studiare i casi estremi, quelli che più si discostano dalla media e andare a scoprire i loro nemici, o i loro angeli custodi”. Si tratta, insomma, di “studiare le malattie cardiovascolari da un punto di vista diverso” e che, secondo l’esperto, potrà portare a terapie e prevenzione “più personalizzate”.
Età, ipertensione, livello di colesterolo, peso, stress restano indicatori validi, ma ormai non sono più sufficienti per spiegare fino in fondo i segreti dell’infarto: bisogna andare oltre. Il punto di partenza, ha spiegato il responsabile del Centro studi dell’Anmco, Aldo Maggioni, sarà la banca dati dell’Associazione: “lì andremo a cercare i casi che più si discostano dalla media per la loro storia clinica”. I casi “estremi” raccolti da questo archivio, inaugurato 25 anni fa, saranno poi integrati con casi analoghi che i cardiologi si preparano a segnalare.
Anche l’Ospedale di Sassuolo è protagonista dell’importante ricerca nazionale: l’equipe di Cardiologia del Nuovo Ospedale, diretta dal Dr. Francesco Melandri, ha infatti aderito agli studi osservazionali promossi dall’ ANMCO, monitorando in questi anni alcune decine di pazienti affetti da scompenso cardiaco e fibrillazione atriale, per i quali si stanno sviluppando trattamenti farmacologici sempre più personalizzati”.
Importanti i risultati anche sul fronte dello studio della sindrome conosciuta come “morte cardiaca improvvisa”: l’Ospedale di Sassuolo è stata tra le prime strutture nella Provincia di Modena ad aderire ai protocolli diagnostico terapeutici e a sviluppare, attraverso la telemedicina, la possibilità di effettuare diagnosi a distanza con la collaborazione del servizio 118.
Tra i nostri programmi per il futuro – ha dichiarato Melandri – vi è appunto il mantenimento della telemedicina in rete con gli altri ospedali dell’Azienda Usl per contribuire ulteriormente alla gestione integrata del sistema emergenza a livello territoriale, ma anche la volontà di consolidare la collaborazione sempre più determinante con i medici di base, in un’ottica di continuità assistenziale Ospedale – Territorio”.