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Agenzia dei Vescovi: ”Eluana è stata uccisa”

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Duro giudizio del Sir: ”Il caso non è chiuso. Sotto accusa chi ha favorito la sua fine”. Bagnasco: ”Grande dolore e sconcerto, ora necessaria una legge”.


Le parole del notista del Sir e teologo, Marco Doldi. ”Naturalmente – spiega il teologo – il caso non si può considerare chiuso. S’impone per tutti una riflessione grave e pacata. Intanto, occorre dire che Eluana non è morta da sola: è stata uccisa da chi l’ha privata del cibo e dell’acqua; la sua non è stata, certo, una morte naturale”.
Quindi il giudizio più duro che chiama in causa le responsabilità dirette e indirette in relazione alla morte di Eluana: ”Per questo chi ha compiuto o favorito questa fine ha una responsabilità grave davanti a Dio e alla societa’. Le stesse circostanze in cui è avvenuta la sua morte non possono essere messe sotto silenzio”.

”Tutto questo – aggiunge il teologo – è avvenuto in nome di una sentenza: occorre che lo Stato prenda posizione per evitare il ripetersi di situazioni analoghe. Dopo la morte di Eluana c’è un’aria di insicurezza in Italia: la provano i genitori dei ragazzi nella sua stessa condizione; chi garantisce loro che un giorno, quando non ci saranno più, i loro figli non subiscano la stessa sorte, perché soli?”
”E’ scesa un’ombra – continua la nota del Sir – perché per una sentenza si può negare ad un cittadino il cibo e l’acqua”.”S’impone una riflessione seria – afferma il teologo – per capire quali fattori siano stati determinanti. Si è invocata la libertà individuale, l’autonomia delle scelte. Ora, questa non può essere esercitata nei confronti della vita, al punto da giungere alla sua soppressione. La vita precede la libertà e senza di essa non si esercita. E, poi, come è possibile che uno muoia, perché l’ha deciso un altro? In secondo luogo, la qualità di una vita non si giudica dal fatto che è fragile o incapace di esprimersi. I parametri di efficienza e di godibilità non possono essere quelli che stabiliscono chi deve vivere”. E tuttavia il Sir sottolinea in modo positivo anche la mobilitazione delel organizzazioni cattoliche: ”Ma, un primo bilancio di quello che è accaduto sarebbe incompleto se si dimenticasse il forte ruolo che ha avuto il popolo della vita. Ovunque Eluana ha suscitato persone che le hanno voluto bene: a cominciare dalle suore, che si sono prese cura di lei in tutti questi anni, sino a chi ha lottato, affinché, Eluana, dopo essere stata vittima di un incidente, non fosse anche vittima di un’ingiustizia. Proprio la presenza del popolo della vita, che vede nella Chiesa un’alleata sincera, rende meno difficile questo momento”.

Fonte: Adnkronos