A proposito dell’ordine del giorno presentato, dal Consigliere Giovanardi, sulla richiesta di intestazione di una strada al giovane seminarista Rolando Rivi barbaramente trucidato nell’aprile 1945 da sedicenti appartenenti ai GAP.
Il movimento Partigiano, nelle sue variegate componenti,è stato un grande movimento di popolo per la libertà di una Italia umiliata e, nonostante le tante luci ma anche ombre la lotta per la democrazia non è snaturata. Bisogna riconoscere che all’epoca il Partito Comunista prese le istanze da tale delitto.
Non possiamo, nemmeno, dimenticare che nel periodo del “terrore” furono massacrati ,in provincia di R.Emilia, dieci sacerdoti ed un seminarista.
Anche recentemente il Partito Comunista prese le distanze dalle Brigate Rosse, autoproclamatesi eredi della Resistenza proprio nella vicina Reggio Emilia dove il “movimento” nacque.
La Presidente del Consiglio Comunale ha ritenuto opportuno intervenire nel dibattito, portando il suo contributo alla ricostruzione dei fatti, ma credo che sia da censurare, su una questione del genere, la sua partecipazione al voto, dato il suo ruolo di garanzia e di equilibrio istituzionale.
Dalle parole della Presidente si documenta che la famiglia del ragazzo assassinato è collocata nelle componenti antifasciste,quindi tale grande lezione di perdono e tolleranza doveva consigliare un voto unanime e poi il ragazzo è da riconoscere martire della intolleranza politica o religiosa che non ha colore politico.
Mi appello alla sensibilità del Sig.Sindaco, affinché si avvalga dei suoi poteri, per sanare una questione di contrapposizione ideologica che non ha più senso dopo 64 anni dai fatti dolorosi e che dia disposizioni per l’intestazione di una strada a Rolando Rivi.
Mario Cardone – Consigliere Comunale