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Icc: a dicembre rallenta la “caduta” dei consumi

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Secondo l’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) a dicembre c’è stato un calo dello 0,5% e si è così attenuata la tendenza negativa dei consumi per quasi tutti i beni e servizi, in particolare per gli alimentari e le bevande. Dunque, dopo la pesante flessione di novembre (-5%), si conferma la previsione di una sostanziale tenuta dei consumi, conseguenza anche di un comportamento delle famiglie nel periodo natalizio non particolarmente difforme da quanto tenuto negli anni precedenti.

Nella media dell’anno le quantità acquistate hanno registrato una riduzione del 2,3% a fronte di una crescita nel 2007 dell’1,1%. Nonostante questo andamento l’indagine ISAE sul clima di fiducia dei consumatori segnala a gennaio 2009, dopo un periodo caratterizzato da continui ridimensionamenti, una moderata tendenza al recupero. Particolarmente pesanti appaiono le ripercussioni sulla produzione industriale a cui si è associata da alcuni mesi una tendenza al ridimensionamento dei flussi esportativi. Anche a gennaio 2009, secondo l’indagine rapida Confindustria, si è segnalata una contrazione (-0,1% in termini congiunturali), sia pure di dimensioni meno elevate rispetto a quanto registrato nella parte finale del 2008. Situazione che stando agli ordinativi (-8,7% alla variazione mensile di gennaio) non sembra destinata a modificarsi nel corso dei prossimi mesi. Il dato di dicembre dell’ICC è sintesi di una moderata flessione della domanda di beni (-0,4%), dato decisamente meno negativo rispetto alle pesanti diminuzioni registrate nel bimestre precedente, a cui si è associata, per il secondo mese consecutivo, una riduzione della domanda per i servizi (-0,7%). Nella media del 2008 entrambe le componenti segnalano valori negativi pari rispettivamente a –2,9% e –1,1%.

E’ proseguita anche nel mese di dicembre la tendenza al rientro dell’inflazione, evoluzione sostenuta dalla decisa riduzione dei prezzi delle materie prime energetiche e dall’attenuarsi delle pressioni sul comparto alimentare. A dicembre i prezzi relativi al paniere di beni e servizi che compongono l’ICC hanno fatto registrare una crescita dello 0,7%, in sensibile ridimensionamento rispetto ai valori raggiunti in estate. In termini tendenziali le diminuzioni più rilevanti hanno interessato i beni e servizi per la mobilità e le comunicazioni. Per quanto riguarda i singoli comparti, dopo il –2,8% registrato nel mese di novembre, la domanda per beni e servizi ricreativi ha registrato a dicembre 2008 una ulteriore diminuzione (-2,0% in termini tendenziali). Solo per dischi, supporti per la registrazione e concorsi a pronostici si è riscontrata una crescita. Nella media dell’intero anno la flessione è stata del 3,4%.

La stima per dicembre 2008 della domanda per i servizi di ristorazione e d’alloggio mostra una flessione dei consumi delle famiglie (-1,6% in termini tendenziali) confermando i risultati non particolarmente brillanti conseguiti nell’anno (-2,0%) e la tendenza delle famiglie a contenere al massimo questa tipologia di consumo anche in occasione delle festività di fine anno.

Da segnalare anche a dicembre l’ulteriore deterioramento della domanda di beni e servizi per la mobilità (-5,8% in termini reali rispetto all’analogo mese del 2007) dovuta al permanere di una situazione fortemente critica per gli acquisti di autovetture e motocicli da parte delle persone fisiche e delle spese per il trasporto aereo. Situazione che, stando alle prime stime, sembra aver registrato un sensibile deterioramento nel mese di gennaio (-36% di acquisti dei privati), andamento che sconta anche le attese delle famiglie su un probabile avvio di forme di incentivo all’acquisto da parte del Governo. Anche il dato di dicembre 2009 conferma la dinamicità della domanda relativa ai beni e servizi per le comunicazioni, con una variazione in termini reali del +9,8%, evoluzione a cui ha contribuito la tendenza decisamente espansiva degli acquisti di dotazioni per l’informatica e telecomunicazioni. Ciò nonostante, anche questo aggregato presenta un sensibile rallentamento rispetto al 2007. Nella media dell’anno, la domanda rivolta al comparto registra un aumento del 7% a fronte del +12,9% registrato nel 2007.

In linea con quanto accaduto nel corso dell’anno, la domanda relativa ai beni e servizi per la cura della persona ha evidenziato a dicembre un ulteriore aumento delle quantità vendute (+2,4% nel mese, +2,3% nella media del 2008), evoluzione che continua ad essere determinata quasi esclusivamente dalla domanda per prodotti farmaceutici e terapeutici.
Continua l’evoluzione negativa degli acquisti di articoli d’abbigliamento e calzature che, dopo le flessioni degli ultimi 2 mesi (–4,2% in ottobre, -5,0% in novembre), registra a dicembre un’ulteriore riduzione delle quantità acquistate dalle famiglie (-3,1%). Il dato riflette anche la
tendenza delle famiglie a spostare gli acquisti, soprattutto di capi importanti, al periodo dei saldi. Nella media del 2008 la flessione della domanda per i prodotti del settore è stata del 3,2%. Anche a dicembre la domanda di beni e servizi per la casa ha subito una flessione delle quantità vendute (-2,5%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno. La media dell’anno indica una riduzione della domanda per i prodotti dell’aggregato pari a 1,8 punti percentuali.
Infine, per quanto concerne la domanda delle famiglie per i prodotti alimentari, bevande e tabacchi, la stima per dicembre 2008 pur evidenziando una ulteriore flessione (-0,6% in termini tendenziali) indica la tendenza delle famiglie a mantenere inalterati gli acquisti per questa tipologia di consumi in occasione delle festività di fine anno. Nella media del 2008, la flessione della domanda rivolta al comparto è stata, rispetto al 2007, di 3,6 punti percentuali.

I dati destagionalizzati e corretti per i valori erratici segnalano a dicembre un aumento dell’ICC dello 1,2%. Da segnalare che, in linea con quanto rilevato in novembre (il dato al netto delle flessioni subite dall’acquisto di autovetture e motocicli da parte delle persone fisiche è stato +0,5%) anche il dato di dicembre conferma che, dal punto di vista congiunturale, è in corso un arresto del processo di riduzione dei consumi di larga parte dei beni ad alta frequenza di acquisto. Guardando ai singoli aggregati che compongono l’indice, la crescita dell’ultimo mese è derivata esclusivamente dalla componente relativa ai beni (+1,9%). Dal punto di vista congiunturale, tale andamento è principalmente dovuto alla decisa crescita della domanda per la mobilità (+7,6%) determinata anche dalla tendenza ad acquistare veicoli in pronta consegna. Infine, l’aggregato alimentari, bevande e tabacchi registra a dicembre, come poteva attendersi, una crescita significativa (+1%) dovuta in ugual misura alla componente dei tabacchi e degli alimentari.

Fonte: Confcommercio on-line