Tecnologie di ultima generazione al servizio dell’informazione gratuita e della prossimità ai cittadini nei luoghi maggiormente frequentati dai giovani. Un obiettivo virtuoso messo in campo dal Comune di Reggio Emilia con il progetto “Blutu” che, dopo l’installazione del primo dispositivo fisso nella sede dell’Università di Modena e Reggio di viale Allegri, si estende nel centro commerciale ‘I Petali’ di piazzale Atleti Azzurri d’Italia, per poi arrivare, in un prossimo futuro, nei locali della biblioteca Panizzi di via Farini.
Attraverso il sistema Bluetooth, protocollo per comunicazione ‘wireless’ basato su un sistema di onde radio, se lo vorranno i cittadini potranno essere raggiunti via cellulare, smartphone, computer portatili e palmari, dalle comunicazioni inviate dal Comune di Reggio. Informazioni relative al servizio stesso, i servizi di Carta Giovani e di tutta la rete comunale, sconti, promozioni: tutto ciò che può rendere giovani e meno giovani più consapevoli delle attività della città in cui vivono arriverà direttamente nelle loro mani.
Il punto di riferimento all’interno del centro commerciale I Petali sarà la gelateria artigianale Gelosia, sede del dispositivo fisso Bluetooth e partner del Comune, che da sabato 7 febbraio alla fine di marzo, periodo di sperimentazione del progetto, svolgerà una campagna di informazione e coinvolgerà i passanti per far conoscere loro le opportunità di “Blutu”.
Il sistema Bluetooth sarà inoltre un mezzo per comunicare direttamente con l’Amministrazione comunale, per documentare quello che avviene in città, segnalare eventuali problemi e raccontarsi. I contenuti, infatti, una volta inviati al sistema centrale saranno caricati sul Portale giovani, per valorizzare le ragazze e i ragazzi che hanno scelto di utilizzare il proprio telefonino come oggetto di informazione e scambio di contenuti.
“Con questa sperimentazione, realizzata tramite una positiva e non scontata collaborazione con un’azienda privata – ha detto oggi l’assessore comunale alla Scuola, università e giovani Iuna Sassi, presentando alla stampa il progetto – viene aggiunto un ulteriore elemento ai tanti progetti attivati per coinvolgere ragazze e ragazzi reggiani, primo fra tutti la Leva Giovani. È un esempio di tecnologia applicata al ‘sociale’, che dialoga con le altre iniziative rivolte ai giovani”.
Alla presentazione di Blutu ai Petali hanno partecipato anche il responsabile Natfood Tiziano Lusetti, l’amministratore della Pop Consulting Simone Cioccolani e Dario Finardi, della Gear.it.
Si ricorda che negli ultimi mesi il progetto Blutu ha ottenuto due importanti riconoscimenti: Reggio Emilia è l’unico comune dell’Emilia Romagna che ha ottenuto un riconoscimento nell’ambito del salone Compa, primo premio del concorso “La Pubblica Amministrazione che si vede”, organizzato da ministero della Funzione pubblica, Ordine dei giornalisti e Formez. La giuria ha scelto di premiare un progetto, che è stato riconosciuto come miglior servizio interattivo 2008 promosso da un’istituzione pubblica, in cui “tecnologie più consuete come il cellulare diventano un presupposto di multimedialità e di una più larga capacità di risposta all’utenza”. Altro importante riconoscimento sempre dal Ministero della Funzione Pubblica all’interno del progetto “Non solo fannulloni” dove il progetto “Blutu” è stato selezionato come caso nazionale di comunicazione con i giovani.
BLUTU – IL CONTATTO IN PIÙ
Associare innovazione tecnologica, comunicazione e giovani: è stato questo il principale obiettivo del Comune di Reggio Emilia quando ha sperimentato per la prima volta in Italia questo progetto.
Il progetto ‘Blutù il contatto in più’ ha visto la collaborazione dei servizi comunali ufficio Giovani, Informagiovani, ufficio Gestione e Sviluppo delle tecnologie e dei Sistemi informativi, per testare come le nuove generazioni utilizzano quotidianamente il sistema Bluetooth e siano in grado di interagire e scambiare contenuti con l’ente locale.
La particolarità del progetto che ha permesso a Reggio Emilia di essere la prima città italiana a sperimentare il Bluetooth marketing nell’area della pubblica amministrazione, è la possibilità per chi ne usufruisce non solo di ricevere materiali, ma anche di inviarne, rendendo i cittadini parte attiva della città. Solitamente infatti quando si parla di Bluetooth si fa riferimento alla sola possibilità di inviare materiale agli utenti, senza però farli interagire attivamente; inoltre nella maggior parte dei casi è il settore privato a promuovere questo nuovo ramo del marketing, per avere poi un riscontro sulle vendite e farsi conoscere.
È possibile dunque offrire un canale di comunicazione in grado di porre Comune e cittadino sullo stesso piano. Quando le innovazioni tecnologiche incontrano i principi di socialità e partecipazione si può offrire una bidirezionalità tra i contenuti trasmessi e quelli ricevuti, potendo garantire sicurezza ed evitare qualsiasi fenomeno di spamming.
Il progetto Blutu il contatto in più permette di associare la trasmissione di contenuti e informazioni sulle attività sociali e culturali promosse dall’Amministrazione comunale, con l’opportunità di offrire al cittadino di diventare reporter, documentarista e cittadino attivo offrendo spunti e riflessioni e documentando e raccontando la propria visione sulla città.
Lo scambio di contenuti è assolutamente gratuito e garantisce la possibilità di scegliere se ricevere e inviare materiali. I contenuti si suddividono in testi, immagini, videoclip, biglietti da visita, appuntamenti, applicazioni e file.
IL PROTOCOLLO ‘BLUETOOTH’
Tecnicamente, Bluetooth è un protocollo per comunicazioni wireless basato su un sistema a onde radio a basso costo e a raggio d’azione limitato. Questa tecnologia è stata specificamente progettata per eliminare del tutto i cavi di collegamento tra dispositivi e accessori, realizzando uno scambio d’informazioni senza fili attraverso un unico collegamento a onde radio. Attualmente, cellulari, smartphones, stampanti, computer fissi e portatili, palmari, fax, tastiere, joystick, mouse, elettrodomestici e automobili, possono esser dotati di sistema Bluetooth.
UNA DITTA REGGIANA PRODUCE IL SERVANT BLUETOOTH
Come già accennato, il Bluetooth è la tecnologia utilizzata in questo progetto legato al marketing di prossimità. Il principale strumento responsabile dell’invio dei contenuti ai cellulari è il servant, creato dall’azienda reggiana Gear.