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L’Italia turistica è il Paese più cliccato al mondo

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“L’Italia turistica è il Paese più cliccato al mondo nelle ricerche su Internet, grazie alla varietà di prodotto che è in grado di offrire”. È questo uno dei punti di forza resi noti dal Presidente di Confturismo-Confcommercio, Bernabò Bocca, a conclusione della Conferenza Internazionale sul turismo: “Destinazione Italia 2020” (realizzata con il supporto tecnico-scientifico della prestigiosa Fondazione Rosselli), svoltasi il 30 e 31 gennaio a Torino al Centro Congressi ‘Torino Incontra’.


“Ma dobbiamo fare di più per far sì -ha aggiunto Bocca- che una volta ‘aperta’ la pagina Italia, il potenziale turista-cliente internauta possa finalizzare la sua ricerca rimanendo ‘catturato’ dal nostro sistema.
“E questo si ottiene -ha concluso il Presidente di Confturismo-Confcommercio- potenziando in maniera mirata sia la promozione sia la commercializzazione dell’Italia turistica nel mondo”.

L’economista Jacques Attali, intervenuto alla tavola rotonda conclusiva della due-giorni sul turismo, ha sostenuto come “l’Italia debba, con rapidità, accelerare la riorganizzazione del proprio sistema turistico” per non vedersi ulteriormente danneggiata e superata “da tutte le nuove realtà emergenti, lavorando sul potenziamento delle infrastrutture e l’ottimizzazione di tutte le ricchezze turistico-culturali di cui dispone”.

Il sindaco di Torino Sergio Chiamparino ha rammentato come l’evento delle Olimpiadi invernali 2006 “abbia prodotto ed ancora produca effetti benefici per il turismo della città, mostrando in modo emblematico come l’organizzazione di manifestazioni significative possa rappresentare la chiave di volta per qualsiasi località”.

L’onorevole Santo Versace dell’omonimo marchio di moda ha ricordato come “il 60% delle coste italiane sia nel Sud del Paese eppure, nonostante questi numeri, il turismo nel Mezzogiorno ancora non decolla per carenze infrastrutturali ma anche per un disinteresse politico”.

Il Presidente di Banca Intesa Sanpaolo, Enrico Salza, ha evidenziato come “non c’è mai stato tanto credito come in questo periodo e dunque anche il settore del turismo può e deve cogliere il momento, per rafforzarsi in epoca di recessione ed essere pronto alla ripartenza del dopo crisi”.

L’assessore al turismo dell’Emilia Romagna, Guido Pasi, ha affermato che “per mantenere la nostra vocazione turistica, dobbiamo muoverci con una geometria variabile, per assecondare i mutamenti del mercato globale e vincere la sfida”.

Il Presidente dell’Enit-Agenzia del Turismo, Matteo Marzotto, ha confermato come il turismo “sia la prima industria dell’Italia sia per Pil sia per persone occupate ed il brand deve continuare ad essere promosso nel mondo in maniera assolutamente unitario, pur se la competenza costituzionale del settore sia imputata alle Regioni”.

Il sottosegretario al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, ha infine enfatizzato come “l’assenza finora di una politica del turismo possa produrre, in epoca di recessione mondiale, gravi danni al settore che, tuttavia, può uscire quasi indenne dalla crisi solo con un complessivo lavoro di squadra, capace di produrre iniziative realmente utili”.

Fonte: Confturismo-Confcommercio