Lo stabile di via San Giacomo dovrà essere liberato dall’Associazione Al Huda che dovrà impegnarsi anche a sottoscrivere un accordo con l’Amministrazione comunale finalizzato al rispetto di reciproche regole il cui obiettivo sia la pacifica convivenza con la comunità e le istituzioni locali; in cambio il comune si impegna a “proseguire l’iter teso all’individuazione di un’area atta ad ospitare la sede definitiva dell’Associazione”.
L’impegno è stato assunto in modo formale la scorsa settimana, attraverso l’approvazione di un atto d’indirizzo da parte della Giunta che subordina il prosieguo dell’iter per la nuova sede alla verifica del non utilizzo dello stabile di via S. Giacomo ed alla sottoscrizione dell’accordo.
“Il diritto di culto è sancito dalla Costituzione – afferma il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi – così come il diritto dei cittadini di sentirsi sicuri e non minacciati in alcun modo e l’obbligo di rispettare le leggi. Se l’Associazione Al Huda proseguisse nelle proprie riunioni nel capannone di via San Giacomo, non soltanto violerebbe un regolamento che non lo consente, ma a lungo andare porterebbe ad un problema di ordine pubblico in un quartiere, come quello di Braida, che per troppo tempo ha sofferto un’immigrazione incontrollata e sregolata.
Per questo motivo – prosegue il Sindaco – abbiamo preparato una bozza di accordo in cui ci impegniamo a proseguire l’iter per l’individuazione di un luogo idoneo alla realizzazione della sede dell’Associazione, a patto però che il capannone di via S. Giacomo venga liberato e che l’associazione sottoscriva un accordo con alcune regole precise, tra cui l’adozione della lingua italiana all’interno dell’area individuata, la pulizia e il decoro delle aree esterne, la costituzione di un comitato di garanzia composto da quattro membri di cui due nominati dal Comune, che dovrà sovrintendere la gestione ordinaria e straordinaria dell’Associazione; la violazione di una soltanto delle prescrizioni, così come eventuali condanne penali a carico dei componenti dell’organo direttivo, porterà alla risoluzione dell’accordo”.