Quello che sta succedendo alla Prof.ssa Michelina Borsari ed al suo staff, ha dell’incredibile. Il successo e l’importanza di una manifestazione come il Festival della Filosofia non possono essere cancellati né mascherati con la scadenza di un contratto.
Il Festival della Filosofia di Modena, Sassuolo e Carpi, è riuscito nel giro di poche edizioni a catalizzare l’interesse e l’attenzione di esperti, curiosi, studiosi o semplici liberi pensatori, provenienti sempre più numerosi e da ogni parte d’Italia.
La stessa formula del Festival è imitata e invidiata da molte città, rendendo per una volta Sassuolo famoso anche per la cultura e non solo per le piastrelle.
Chi, come me, ha avuto il piacere di collaborare con la Dott.ssa Borsari, proprio nella realizzazione di un’edizione del Festival, sa che questo successo è certamente dovuto alla sua lungimiranza ed alla sua competenza, che hanno saputo raccogliere, sintetizzare ed esporre le mille forme del pensiero; è riuscita ad
affiancare ciò che è intrinseco a ciò che è
evidente, ciò che fa riflettere a ciò che diverte, ciò che è intimo a ciò che è diffuso e socialmente
rilevante.
Quello che è grave non è solo il modo in cui è stata liquidata dal ruolo di Direttrice, senza possibilità d’appello, ma il grande silenzio che da parte istituzionale risuona come il tentativo di negare la diffusione di quel libero pensiero che sta alla base del Festival della Filosofia.
Solo il mese scorso la giunta sassolese sembrava difendere a spada tratta il Festival, arrivando addirittura a non ridurne il finanziamento, ben sapendo di togliere così fondi a favore delle famiglie in difficoltà occupazionale.
Ora l’attuale amministrazione tace e non una voce, non un sostegno giungono per garantire la continuità di quella che ormai è rimasta l’unica manifestazione culturale di rilievo della nostra città.
(Luca Cuoghi – Lista Civica “PER SASSUOLO”)