Home Lavoro Fp-Cgil: sciopero il 13 febbraio con metalmeccanici

Fp-Cgil: sciopero il 13 febbraio con metalmeccanici

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L’accordo di Palazzo Chigi sulla riforma del modello contrattuale “colpisce fortemente il lavoro pubblico e rappresenta una diminuzione programmata della retribuzione e del potere contrattuale dei lavoratori”. Lo sottolinea il segretario nazionale della Fp-Cgil, Carlo Podda, a proposito dell’intesa raggiunta ieri sul nuovo modello contrattuale pubblico-privato che la Cgil non ha firmato. Podda per questo annuncia che l’appuntamento “è per tutti i lavoratori pubblici, insieme con quelli del settore metalmeccanico per 13 febbraio 2009 a Roma, in piazza San Giovanni, per quella che sarà la più grande manifestazione del lavoro pubblico mai fatta in questo paese”.

Secondo Podda il malcontento tra i lavoratori sarebbe “talmente evidente che stamane in tutta Italia i lavoratori danno vita ad estemporanee e spontanee proteste, che proseguiranno per tutta la giornata”.

Vari i posti in cui ci sarebbero le proteste: “Dall’ospedale Spallanzani di Roma, a Palazzo delle Aquile a Palermo, dall’Inps di Milano al San Paolo ed al Cardarelli di Napoli, passando per la regione Lombardia, il comune di Bologna, le Asl di Pavia e Como, i lavoratori vivono un disagio palpabile, in alcuni casi incontenibile”, aggiunge Podda.

Secondo il sindacalista “questo accordo estingue il contratto nazionale collettivo di lavoro. Le dinamiche retributive saranno vincolate alla finanziaria, ed eventuali miglioramenti, frutto della contrattazione integrativa, saranno detratti dalla quota di recupero tra inflazione programmata ed inflazione reale, e di fatto conguagliate.

Inoltre, mentre per i lavoratori privati il recupero del differenziale tra inflazione programmata ed inflazione reale avverrà a fine triennio, per i pubblici dipendenti questo avverrà nel corso del triennio successivo”.

Podda evidenzia che l”‘accordo prevede inoltre la limitazione del diritto di sciopero, che ricordiamo essere una libertà delle persone costituzionalmente garantita, ed il sostanziale mutamento del modello di rappresentanza e del ruolo stesso dei sindacati”.