Dopo la brutta figura fatta da certi politici che hanno scambiato il Consiglio Comunale di giovedì scorso sulla crisi del gruppo ceramico IRIS per una occasione per fare propaganda elettorale, figuraccia sottolineata dai “vergognatevi” ed altro arrivati dalla platea del teatro, abbiamo dovuto assistere allo sgombero fantasma. Sessanta tra Vigili, Carabinieri, Poliziotti e Guardie di Finanza hanno “sgomberato” il palazzo già vuoto, infatti sono state trovate solo quattro persone all’interno.
Ci chiediamo che necessità ci fosse di un tale schieramento di tutori della legge, che costo ha questa operazione sicuramente più di immagine che di sostanza se non quella per l’appunto di fare campagna elettorale. Non era meglio spendere quei soldi nel sociale? Magari per abbassare le spese scolastiche dei figli dei disoccupati o cassaintegrati? Probabilmente è stato valutato che questo gesto eclatante portasse maggior riscontro elettorale.
I problemi di Sassuolo rimangono gli stessi anche dopo questo sgombero.
Si è solo lanciata una campagna elettorale basata ancora una volta sulla sicurezza e sulle paure della gente, quindi niente di nuovo.
Anche la questione della Moschea rientra in questo disegno: non si può esasperare la gente poi condannarla perché nella disperazione, dopo oltre tre mesi di preghiera all’aperto, in inverno, si recano in un locale preso in affitto da tempo.
Sicuramente la gente di “El Huda” ha sbagliato, perché il capannone di Via San Giacomo non è stato autorizzato al culto, ma chi non ha ancora dato loro risposte, si sente a posto con la coscienza?
A questo punto appare chiaro che tra il centro-sinistra, purtroppo attore della vicenda dello sgombero fantasma e la destra che applaude all’uso delle forze dell’ordine, non vi sia una grossa differenza. Questa gente ha scambiato il bene comune con la propaganda elettorale.
Invitiamo i cittadini a meditare su queste tristi vicende.
(La Casa della Sinistra del distretto ceramico)