Il miglior modo per tenere alla larga il raffreddore, nonostante le temperature a picco? Dormire. A suggerire di restare sotto le coperte e tra le braccia di Morfeo “almeno otto ore a notte” sono i ricercatori della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, in Usa. Che dunque avvisano gli insonni dei rischi di ammalarsi.
“Chi dorme meno di sette ore a notte – rivelano sugli Archives of Internal Medicine – si ammala tre volte piu’ facilmente di tutte le malattie legate alla circolazione dei virus che amano il freddo, rispetto a chi si concede le canoniche otto ore di riposo”.
Che la privazione del sonno colpisca il sistema immunitario umano non e’ una scoperta di oggi. Numerose ricerche, ricordano gli scienziati statunitensi, hanno gia’ dimostrato che dalle 7 ore di sonno in su diminuiscono i rischi di malattie cardiovascolari e morte. Ma lo studio coordinato da Sheldon Cohen, per la prima volta, mette in relazione diretta la quantita’ di riposo con uno dei malanni piu’ comuni: il raffreddore.
Le conclusioni sono il frutto delle osservazioni condotte su 153 persone di eta’ media di 37 anni. A tutti e’ stato chiesto il numero di ore di sonno a notte, e quanto restavano sotto le coperte, ma svegli (l’efficienza del sonno). Quindi, una volta isolati, sono stati infettati con il comune rinovirus. Tutti, nei cinque giorni seguenti, hanno dovuto fare i conti con i sintomi del raffreddore. Ma non in ugual misura. Si e’ cosi’ scoperto che meno si dorme, piu’ facilmente la malattia ha il sopravvento. Una delle possibili spiegazioni, ipotizzate dai ricercatori, e’ che il sonno breve o disturbato influisca con il meccanismo che favorisce le infiammazioni, dunque su citochine, istamine e altri segnali che l’organismo umano mette in campo di fronte a un’infiammazione. Da qui il consiglio: “Per limitare le probabilita’ di ammalarsi di raffreddore dormire piu’ di sette ore, se non otto e piu’, rappresenta un conveniente compromesso”.
Fonte: Adnkronos