”Formulare un programma forte, di autonomia in prospettiva federalista delle Regioni del nord” per dare un contributo al Pd nazionale. E’ questo l’obiettivo uscito dalla prima riunione del coordinamento del Partito democratico delle Regioni del Nord che si è tenuta oggi nella sede della Regione Lombardia a Milano.
Un incontro ”interlocutorio” a detta dei presenti che culminerà con un documento che sarà presentato il 2 marzo prossimo a Padova durante la conferenza programmatica e che vuole essere un contributo alla conferenza nazionale del partito di metà marzo.All’incontro, al quale non senza polemiche non sono stati coinvolti parlamentari, erano invece presenti numerosi amministratori locali quali il presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso, quello della Regione Emilia Romagna Vasco Errani, il sindaco di Torino Sergio Chiamparino, quello di Venezia Massimo Cacciari e il primo cittadino di Bologna Sergio Cofferati.
“All’ordine del giorno – ha chiarito Cacciari- non vi era la formazione di un nuovo partito ma solo quella di un coordinamento e delle iniziative che prenderemo in seguito”. Insomma, “si è parlato, in generale, della situazione politica senza alcuno strappo con il partito centrale”.
Tante le proposte emerse tra cui l’anticipo del federalismo fiscale per sostenere i servizi e un nuovo welfare organizzato da Regioni ed enti locali, lo scorporo del patto di stabilità degli investimenti da indirizzare soprattutto verso l’innovazione tecnologica, l’efficienza energetica, la sostenibilità ambientale, la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente e sui pensionati, la richiesta di dare nuove regole concorrenziali al mercato del volo nazionale per tutelare i viaggiatori e il sistema economico.
“Tutto ciò – ha commentato Carlo Porcari, capogruppo del Pd nel consiglio regionale lombardo – parla di un partito e dei suoi amministratori che sono consapevoli della necessità per il Pd di recuperare credibilità nei confronti dell’opinione pubblica, che riconoscono i problemi e propongono soluzioni innovative, puntando su riforme, merito, responsabilità, equità, efficienza, competitività”.
Ma durante il vertice sono venuti al pettine anche i nodi politici che affliggono il Pd. A porli in evidenza, partendo dall’appello del segretario lanciato giovedì da Walter Veltroni (che durante una riunione del governo ombra ha chiesto maggiore unità nel partito in vista delle prossime elezioni europee), è stato lo stesso Cacciari secondo il quale ”l’appello del segretario, se da una parte è ovvio dall’altra fa capire come, a volte, siano aspre le tensioni all’interno del partito”.
“Più che una unità di facciata – ha ammonito l’esponente del Pd al termine dell’incontro – se non ci si dà un programma il rischio di una sconfitta pesante elle europee è realissimo. Se poi ci fosse questa sconfitta – ha aggiunto – il partito potrebbe entrare in crisi”.Una crisi che però, secondo Sergio Chiamparino può essere scongiurata anche grazie a iniziative come quella messa in campo oggi a Milano. “Veltroni – ricorda il sindaco di Torino – ha lanciato un appello e un messaggio contro la degenerazione correntizia del Pd” e “il nostro sforzo, oggi qui, va proprio in quella direzione”. Quanto al rischio di una possibile scissione all’interno del Pd “al di là di qualche strizzatina d’occhio”, secondo Chiamparino questo rischio esiste “se il partito non fa un salto di qualità. In pratica – spiega – si rischia una attrazione gravitazionale verso il passato”. Per questo, sottolinea “occorre impegnarsi affinché si arrivi il 2 marzo a Padova con tutti gli elementi fondamentali di una piattaforma programamtica del Pd delle regioni del nord in vista della conferenza programamtica nazionale”. E ”se le premesse sono quelle emerse oggi da questo primo incontro – prosegue – credo che questa iniziativa dimostrerà di essere stata utile per tutto il partito. In ogni caso -conclude- sarà senz’altro utile per sfidare la Lega proprio sul suo territorio e tutto il centrodestra che sta dando risposte illusorie alla crisi”.
Fonte Adnkronos