Due persone sono rimaste uccise ieri sera intorno alle 22.30 in un agguato a Roggiano Gravina, nel cosentino. Si tratta di Vincenzo Chimenti, 53 anni, con numerosi precedenti penali tra cui reati di droga, e Salvatore Abate, 51 anni incensurato.
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di San Marco Argentano e del reparto operativo del comando provinciale il vero obiettivo dei killer era Chimenti, uno dei capi storici della criminalità di Roggiano Gravina, mentre Abate si sarebbe trovato lì per caso. Fino a pochi minuti prima aveva giocato a carte con amici nel bar e, appena uscito dal locale, ha incontrato Chimenti chiedendogli di offrirgli un passaggio in auto per non bagnarsi sotto la pioggia. Proprio in quel momento sono sopraggiunte due persone che hanno esploso numerosissimi colpi di pistola, probabilmente di piccolo calibro. Chimenti è morto sul colpo al posto di guida della sua Mini Cooper, Abate è rimasto sull’asfalto fuori dall’abitacolo, con lo sportello aperto. L’auto usata dai killer è stata trovata incendiata in una strada secondaria di Roggiano Gravina. Sono in corso le indagini dei carabinieri coordinate dalla Procura di Cosenza. Sul luogo dell’agguato nella nottata di ieri è giunto il pm di turno Antonio Cestone. Dell’accaduto è stata informata anche la Direzione distrettuale Antimafia di Catanzaro poiché è plausibile ritenere che l’episodio sia da ricollegare a un regolamento interno in ambito criminale.
Fonte: Adnkronos