La Regione Emilia Romagna ha annunciato un accordo con Trenitalia per consentire dal 1° gennaio prossimo agli abbonati del trasporto regionale l’utilizzo di treni Intercity ed EurostarCity attraverso l’acquisto di una nuova tessera annuale di sola 2° classe. La tessera “MiMuovo Tutto Treno” sarà valida solo per il percorso previsto dall’abbonamento e avrà un costo di 110 euro. Questa tessera va a sostituire la precedente ICPass, destinata alla definitiva soppressione alla scadenza, anche se successiva al 31/12/08. Sicuramente il “danno minore” per gli utenti, che ormai vedono il servizio ferroviario regionale incapace di
dare risposte in termini di orari funzionali e tempi di percorrenza ragionevoli.
Innegabile l’impegno, anche economico, della stessa Regione che interviene ancora una volta per “minimizzare il danno” per le scelte inaccettabili di Trenitalia in tema di offerta commerciale e tariffaria.
Innegabile, per la stessa Regione, il ruolo contrattualmente subalterno a Trenitalia sulle caratteristiche del servizio realmente fornito, in ulteriore peggioramento con l’avvio del nuovo orario. Peggioramento in termini di ritardi che dopo due settimane di sperimentazione sul campo, non risparmia nessuna categoria di treni.
L’esigenza di utenti e pendolari di avere accesso a treni di classe superiore, conferma l’incongruità
dell’offerta del trasporto regionale, evidentemente insoddisfacente. Un’offerta che la Regione ha inteso incrementare dal 14 dicembre di ulteriori 350.000 km/treno con una spesa aggiuntiva di 4,6 milioni di euro.
Una spesa da aggiungere ai 98,5 milioni di euro che la Regione stanzia ogni anno con il nuovo contratto di servizio. Una spesa a cui ora si deve aggiungere l’accordo sulla tessera annuale “MiMuovo Tutto Treno” e a
cui sono chiamati a contribuire gli stessi abbonati. Abbonati e utenti che già a settembre avevano subito un pesante salasso tariffario, da autentico primato nazionale. Un continuo esborso di risorse pubbliche e private che, per assurdo, la stessa beneficiaria Trenitalia non perde occasione di dileggiare.
“Una situazione paradossale -afferma Giuseppe Poli di Federconsumatori ER- che vede Trenitalia
dettare le condizioni per fornire un servizio sempre più scadente, pagato almeno 5 volte da cittadini e istituzioni. Federconsumatori chiede alla Regione Emilia Romagna di superare questi rapporti contrattuali ambigui, individuando forme di miglior tutela degli interessi e dei diritti degli utenti del trasporto ferroviario”.