Ieri sera, giovedì 18 dicembre, il Consiglio Comunale di Fiorano Modenese ha approvato: il bilancio annuale di previsione per l’esercizio 2009, la relazione previsionale e programmatica 2009-2011, il bilancio di previsione pluriennale 2009-2011, il budget investimenti della Fiorano Gestioni Patrimoniali, la percentuale di copertura per l’anno 2009 dei servizi a domanda individuale e un ordine del giorno della Conferenza delle Autonomie Locali di Modena nel quale si ribadisce la convinzione che occorra fare sistema fra le diverse istituzioni e invece il Governo si muove nella direzione del centralismo, “caricando sulle spalle delle amministrazioni locali, in modo indifferenziato ed ingiustificato, gli oneri maggiori di contenimento della spesa pubblica e di risanamento del debito pubblico limitandone sempre di più l’autonomia gestionale ed istituzionale e la loro funzione di sostegno allo sviluppo economico”.
E’ stato quello del Consiglio Comunale un confronto che ha posto alla base di ogni riflessione la situazione di crisi internazionale e le ripercussioni sull’economia del nostro distretto.
Il sindaco Claudio Pistoni, nei diversi interventi, ha unito la consapevolezza sulle difficoltà che molte famiglie stanno vivendo e sul perdurare della crisi anche nel 2009, con la necessità di utilizzare questa difficile congiuntura per arrivare alla ripresa, con una posizione di forza rispetto agli altri competitori internazionali. Ha espresso la forte preoccupazione per quelle fasce di lavoratori e di imprese che già cominciano a essere “tagliati fuori” senza potere accedere ad ammortizzatori sociali: i precari, i lavoratori a tempo determinato, gli autonomi, i contoterzisti, le piccole e le microimprese.
Oltre ai programmi di innovazione e di sviluppo condivisi con le altre istituzioni e con il distretto a livello di tecnopoli, ricerca e formazione, il Comune di Fiorano ha strutturato un bilancio per fronteggiare l’evoluzione della crisi. Anche nel 2009 non aumenterà i tributi, le rette e le tariffe, nonostante siano più bassi rispetto a molte altre realtà. Conferma la rete di servizi sociali ed educativi, notevolmente potenziata e qualificata nel corso della legislatura tanto da essere considerata all’avangaurdia, quale impegno prioritario dell’amministrazione e approva un bilancio in grado, sulla base di come evolverà la situazione economica, di incrementare ulteriormente le risorse e i servizi a sostegno delle famiglie. Ad esempio la Giunta ha deciso di vincolare a questo fine i due terzi del fondo di riserva. Si interverrà a modificare i regolamenti affinché l’ISEE e gli indicatori di situazione economica non si basino sulla dichiarazione dei redditi dell’anno precedente, ma presentino una situazione aggiornata reale.
Convinta approvazione del bilancio ha espresso il capogruppo del Partito Democratico Alessandro Corbelli definendolo il bilancio della “consapevolezza”: del momento difficile, della situazione difficile in cui sono diverse famiglie, della importanza di investire nella scuola, ma anche consapevolezza che viene richiesta ai cittadini.
“Il nostro comune assicura nel tempo alle persone che di volta in volta si trovano in difficoltà non soluzioni tampone, tipo la social card istituita dal Governo centrale che è a nostro avviso niente di più che una “elemosina” e che non risolve nel tempo i problemi della gente, ma aiuti che incidono sulla vita dei richiedenti. Bisogna far si che le persone possano vivere e non sopravvivere. Ingenti sono le risorse che il nostro comune mette in campo ovvero 3.554.767 pari al 21,5% della spesa corrente nei settori dell’abitazione, dell’assistenza domiciliare (più di 100 utenti)”.
Federica Callegari, del Gruppo Misto, ha espresso parere favorevole al bilancio perché investe nei servizi sociali, nella scuola e nella cultura. Chiede di istituire un fondo specifico per le famiglie in difficoltà.
Luigi Valerio, del Partito dei Comunisti Italiani, ha denunciato come la fase di recessione sia causata dall’iperliberismo degli ultimi decenni, provocando una forbice sempre più larga fra redditi alti e redditi bassi. Approva il sistema forte di protezione sociale di Fiorano, il non aumento delle rette e delle tariffe. Alcune divergenze di opinione non tolgono al suo gruppo la possibilità di condividere il bilancio.
Luca Vallone, del Gruppo Misto, esprime apprezzamento per diverse scelte, come gli sforzi per le fasce più deboli, il potenziamento dell’assistenza domiciliare, la razionalizzazione degli uffici comunali con il superamento di Piazza De’ Gasperi, ma anche dissenso su progetti come Manodopera, il restauro di Ca’ Rossa, la gestione dell’Astoria. Il suo voto sarà comunque negativo per non vincolare chi siederà al suo posto nella prossima legislatura.
Graziano Bastai, del gruppo di minoranza Insieme per Fiorano, ha ricordato le bibliche “vacche magre” per sintetizzare l’attuale situazione e ha accusato l’amministrazione comunale di grandi spese nei periodi di abbondanza, con conseguente eccessivo indebitamento. L’esempio più eclatante è la nuova biblioteca che costa 3.200.000 euro ai quali occorre aggiungere i 2.400.000 euro che il Comune pagherà nei prossimi anni di interessi passivi. “Rimarchiamo ancora il fatto – ha detto – che facendo le opere utili per la cittadinanza, in un lasso di tempo più lungo, si genera risparmio attingendo meno al debito e nel contempo lavorano meglio anche gli uffici comunali”.
E’ una visione contestata dal Sindaco Pistoni che ricorda come il bilancio di Fiorano sia una bilancio sano, che risponde a tutti i criteri di stabilità, che tutte le imprese usano l’indebitamento per fare investimenti. In un momento come questo gli investimenti del settore pubblico contribuiscono a creare lavoro e a fare girare l’economia.