Home Reggio Emilia “I reggiani, per esempio”: in 2 mesi oltre 300 testimonianze di solidarietà

“I reggiani, per esempio”: in 2 mesi oltre 300 testimonianze di solidarietà

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Sono più di 300 le testimonianze di cittadinanza attiva e solidarietà messe in pratica da 200 diversi soggetti che il Comune di Reggio ha raccolto in poco più di due mesi nell’ambito de “I reggiani, per esempio”, la raccolta di esperienze di responsabilità sociale e volontariato lanciata dall’Amministrazione comunale lo scorso ottobre.

Dal censimento è emerso infatti un universo della solidarietà reggiana piuttosto variegato che comprende associazioni di categoria e sindacati, cooperative sociali e aziende, associazioni di volontariato, associazioni sportive, case di carità e centri sociali, scuole e parrocchie ma anche gruppi informali di cittadini e singoli cittadini. Soggetti che dedicano le proprie risorse ed energie ai diversi ambiti a sostegno del “bene comune”: si va da esperienze per la cura e l’assistenza ai malati e ai carcerati a iniziative di recupero di tossicodipendenti e malati psichiatrici; dalla cura dell’ambiente e della città a iniziative di integrazione culturale e sociale, all’aiuto ai paesi del Terzo mondo, dall’organizzazione di banche del tempo a forme di solidarietà condominiale.

Ne esce una fotografia di Reggio che, davanti all’incertezza, alla paura e alla percezione di insicurezza tipica di questa congiuntura storica e degli ultimi mesi in particolare, non smette di credere e investire sulle risorse umane e sociali della comunità e di dar seguito alla storia del territorio. Una storia fatta di senso di responsabilità e condivisione che, a partire dall’inizio del secolo scorso e dal dopoguerra ha dato vita, tramite l’opera di tanti silenti “volontari” a quelle che oggi sono grandi realtà, come la cooperazione o le scuole d’infanzia reggiane.

“Con questa iniziativa – ha detto oggi il sindaco Graziano Delrio – abbiamo voluto scommettere sulle tante realtà, spesso invisibili, che operano a beneficio del bene comune. Abbiamo voluto metterle in luce, fare di questo tesoro della nostra città un esempio per tutti. Perché è anche questo che la politica deve fare, per non essere un paese che guarda solo a calciatori e ballerine. Dice Vittorio Foa che ‘è dagli esempi che nasce qualcosa’. Troppo spesso la politica ha cancellato la parola esempio, una parola che va recuperata soprattutto a Reggio che ha una realtà civica straordinaria da mettere a valore e prendere ad esempio”.

“Con questa raccolta di casi e storie di cittadinanza attiva – ha detto Mauro Bonaretti, direttore generale del Comune di Reggio – non abbiamo voluto soltanto raccontare
questa parte di Reggio, ma anche sostenerla e integrarla nelle nostre politiche per sviluppare percorsi comuni. La raccolta non è infatti un punto d’arrivo ma di partenza. Vogliamo contribuire a rigenerare costantemente il senso civico che caratterizza la nostra città, che arriva dalla nostra storia e prosegue fino a oggi attraverso queste esperienze e che costituisce uno dei nostri punti di forza sia rispetto al sistema sociale che economico. È infatti grazie anche a queste realtà che Reggio è tra le prime città in Italia per qualità della vita, è grazie a queste migliaia di persone che lavorano per gli altri che il nostro tessuto sociale è così ricco”.

Per ringraziare gli oltre 300 cittadini che ogni giorno contribuiscono al rafforzamento del tessuto sociale locale e per proseguire il dialogo che con questa iniziativa il Comune ha avviato con queste diverse realtà, giovedì 18 dicembre alle 21 al teatro Ariosto l’Amministrazione comunale – in collaborazione con la Camera di Commercio e l’Azienda Usl e con il sostegno di Enìa – organizza un incontro pubblico. Alla serata, finalizzata a valorizzare le esperienze raccolte e i protagonisti del civismo reggiano, parteciperanno, oltre al sindaco Graziano Delrio, il premio nobel Dario Fo, Roberta Mineo, docente di Psicologia sociale all’Università di Modena e Reggio Emilia, monsignor Giovanni Nicolini, già Vicario episcopale per la carità della Diocesi di Bologna, Teresa Petrangolini, segretario generale di Cittadinanzattiva, Andrea Romano, professore di Storia contemporanea all’Università di Roma Tor Vergata, e Paolo Rossi, professore emerito di Storia della filosofia all’Università di Firenze. Presenterà la serata David Sassoli, vicedirettore del Tg1 Rai.

La serata sarà preceduta, alle ore 18 nella Sala rossa del Municipio, dalla presentazione del libro di Giovanni Moro e Ilaria Vannini “La società civile tra eredità e sfide. Rapporto sull’Italia del Civil society index” (ed. Rubbettino). Alla presentazione, condotta dal giornalista Nicola Fangareggi parteciperà Teresa Petrangolini.
L’iniziativa “I reggiani per esempio” proseguirà l’anno prossimo sia con una nuova raccolta di storie e casi di cittadinanza attiva (che saranno valorizzate anche attraverso una pubblicazione), sia con l’avvio di un ciclo di incontri e riflessioni sui temi della giustizia sociale, dei diritti e dei doveri, dei valori fondanti la comunità reggiana e il nostro paese, con un riferimento esplicito alla Carta Costituzionale. È inoltre intenzione dell’Amministrazione reggiana partire da alcune delle iniziative più significative raccolte per avviare percorsi di progettazione congiunta di azioni legate alla responsabilità sociale, ai servizi e al sostegno del territorio.