Cgil e Cisl di Pavullo esprimono forte preoccupazione sulla crisi economica e occupazionale nella zona del Frignano.
“Negli ultimi mesi – affermano Bruno Ferrari e Carlo Balestri rispettivamente segretari Cgil e Cisl della zona del Frignano – registriamo
un notevole incremento delle aziende che richiedono cassa integrazione dichiarando problemi economici e occupazionali”.
“La difficoltà finanziaria – proseguono – ha investito in pieno l’economia del nostro territorio e le aziende locali faticano a competere sui mercati, le imprese purtroppo reagiscono tagliando posti di lavoro o ricorrendo
alla cassa integrazione”.
I lavoratori colpiti duramente dalla Cig a volte si trovano davanti alla prospettiva di attendere il pagamento da parte dell’Inps, in quanto alcune
aziende non anticipano il trattamento, condizionando così economicamente i dipendenti, soprattutto le famiglie mono-reddito. Ancora più grave la condizione dei lavoratori precari, collaboratori, dipendenti di piccolissime aziende che non godono di coperture economiche.
Il problema riguarda sostanzialmente tutti i settori produttivi e molti dei comuni del distretto. I sindacati hanno già incontrato alcune
amministrazioni comunali per fare il punto della situazione.
Particolarmente grave la situazione del comune di Polinago, dove a causa della congiuntura sfavorevole del settore ceramico, le poche aziende presenti hanno chiuso, richiesto riduzione di personale, o collocato i lavoratori in Cig, quali Vitroplast, Idea Immagine, Artec.
Preoccupante la condizione dei lavoratori occupati in aziende del territorio che fanno capo a grossi gruppi internazionali, come la Bosh
Rexroth Oil Control (Tarp) che ha già collocato in Cig 270 dipendenti e non ha rinnovato contratti o collaborazioni a 60 addetti a tempo determinato.
La ceramica Mirage del gruppo Concorde ha chiuso temporaneamente la produzione di un forno per ridurre il quantitativo di materiale prodotto, la stessa Titan-Itm con stabilimento a Fanano sta già utilizzando Cig per il 40% del personale occupato. Questo porta ad un’inevitabile crisi di tutto l’indotto.
“Registriamo – continuano Ferrari e Balestri – a causa del calo di risorse delle famiglie, una contrazione delle richieste delle assunzione di
lavoratori stagionali nel settore del turismo e servizi, soprattutto nei comuni alti del Frignano. Per far fronte a questa grave situazione, e per
difendere i posti di lavoro e i risparmi delle famiglie, messi a rischio da una crisi senza precedenti, crediamo utile attivare un tavolo di confronto con le istituzioni locali e le banche che tenga monitorato l’evolversi della crisi”.
Già un primo incontro si è fatto con le amministrazioni di Pavullo e Polinago.
I Sindacati chiedono alle amministrazioni comunali che nella stesura dei bilanci di previsione si tenga conto della situazione, evitando di aumentare imposte, tasse e tariffe, introducendo le tariffe sociali per acqua, energia, e rifiuti solidi urbani.