Non ci interessa qui parlare di schieramenti, e nemmeno dare pagelle. Vorremmo esprimere solo una preoccupazione. C’è disagio, crescente disagio: tra la gente, ma anche tra chi ha accettato di impegnarsi in iniziative civiche al fine di migliorare la qualita’ della vita.
La democrazia è un valore, e lo è, non possiamo rassegnarci al disimpegno, né al fatto che le scelte siano fatte dai soliti pochi, sempre più pochi, o magari da quelli che hanno eventuali interessi di bottega da difendere. Siamo stanchi della rappresentazione delle belle statuine sui giornali, o di assistere con sgomento ad una rappresentazione finta della democrazia. Questo non è giusto: per il rispetto che dobbiamo portare ad ogni persona (soprattutto a quelle persone che vivono in quartieri difficili come Braida).
E’ da troppo tempo che la politica risponde all’emergenza della criminalita’ con la sua arma più congeniale: l’ aria fritta. Guai ad abbassare la guardia, urge una lotta senza quartiere, bisogna aggredire i patrimoni dei delinquenti , si impone una svolta, ovviamente all’insegna della tolleranza zero. Ora, se non è troppo disturbo, sarebbe il caso che la classe politica ci mostrasse qualcosa di concreto, di visibile, di tangibile perche’ le forze dell’ordine sono probabilmente ormai abbandonate a se stesse, da questi soggetti incapaci , da forse una certa magistratura politicizzata che forse cerca soltanto di apparire in televisione piuttosto che fare il proprio dovere.
La situazione di Braida è palese a tutti, ci sono gruppi di malavitosi che hanno reso , parte del quartire ,la zona del centro dello spaccio di droga a livello nazionale.
Le cose non cambiano negli altri quartieri di Sassuolo dove rapine, stupri e spaccio sono fenomeni diffusissimi. Da qualche anno in Italia è nata la cosiddetta giustizia “fai da te”, un mezzo a cui ricorrono i cittadini per sostituirsi allo stato e farsi giustizia da soli, il simbolo della non curanza dello stato verso questo fenomeno e dell’esasperazione da parte della gente comune.
Tutto ciò sotto l’occhio impotente e disinteressato dello Stato che ormai, evidentemente, non appoggia corretamente il cittadino.
La sicurezza dovrebbe essere una questione centrale per i nostri governi!! Non è possibile risolvere il problema dal punto di vista sociologico, come si sta cercando di fare ultimamente, inventando comunità, incontri, sussidi-contributi e carezze per i criminali. Le vittime non sono i criminali, ma sono i cittadini e le politiche rieducative, di tolleranza e di solidarietà non funzionano. Occorre il carcere duro e il poco rispetto verso questi criminali che inquinano la nostra società. C’é bisogno della politica “tolleranza zero”.
“Tolleranza zero” non è uno slogan e/o spot pubblicitario ma è un’idea di fronteggiare la criminalità non tollerando neanche la più piccola deroga alle regole. Cioè partire dal piccolo teppistello che rompe una finestra per restaurare un clima di convivenza sociale.
Se vogliamo veramente sconfiggere la delinquenza, non dobbiamo certamente conviverci, ma colpirla continuamente nei suoi punti deboli.
Il Gruppo Civico ‘Conto Anch’io a Sassuolo’ invita i cittadini sassolesi ad un incontro presso la Sala Civica del Parco Amico di Braida, Via Caduti senza croce n.1, domani sera – giovedì 11 dicembre – alle 20.30.
Temi e le proposte che verranno affrontati saranno: sicurezza e assistenza del quartiere, i servizi e disagi del quartiere, ambiente e infrastrutture,caro-vita, tasse, viabilita’.