Sono comparsi sulla stampa locale valutazioni circa l’ingordigia della maggioranza del Consiglio Comunale, schierato a difesa di un supposto privilegio tutto teso a mantenere prebende ai gruppi politici ivi presenti.
Il fatto scatenante un ordine del giorno presentato dall’Avv.Caselli e sottoscritto da altri due Consiglieri Comunali per destinare il danaro ad opere di bene.
Mi sarei aspettato che il nostro Presidente del Consiglio Comunale Sig/ra Barbolini spiegasse ai sassolesi come stanno realmente le cose per evitare che si faccia di un erba un fascio con grave rischio della credibilità del lavoro del civico consesso e della politica in generale.
I cittadini devono essere informati che un Consigliere Comunale percepisce un gettone di presenza, direi simbolico, e basta! E ciò a fronte di un impegno, in media di quattro ore, per seduta di Consiglio, al quale va aggiunto il tempo di preparazione delle mozioni, interpellanze, ordini del giorno, interrogazioni, lavori di Commissioni.
Ad esempio il Consigliere Comunale utilizza il suo telefono, computer personale ed altro (solo la Giunta ed i dirigenti hanno in dotazione telefoni di ultima generazione con traffico a carico del bilancio comunale).
Il Consigliere Comunale per svolgere il mandato ricevuto dagli elettori avrebbe bisogno di spazi, sussidi informatici, cancelleria ecc..
Ma i cittadini sanno che l’altra sera l’assemblea dei Capigruppo Consiliari si è svolta in soffitta, in compagnia dei colombi e non tutti hanno trovato posto a sedere?
Ma i cittadini sanno che la stessa sera non è stato possibile emendare un documento sulla crisi del distretto perché mancava carta ed un aggeggio per riscrivere il testo?
L’Amministrazione non ha individuato spazi per i gruppi consiliari con tutto il corredo per svolgere una onesta attività politica ,allora ha deciso di assegnare, ad ogni gruppo consiliare costituito, dei fondi da gestire in conformità di un regolamento approvato da tutti e credetemi non c’è da scialacquare.
Caselli, è vero,non ha mai utilizzato tali fondi,per scelta politica. Sarebbe utile sapere, però, come Caselli risolverebbe il problema della funzionalità dei gruppi consiliari, il giorno che diventasse Sindaco.
Ma a proposito del documento presentato da Caselli vedere il nome di un sottoscrittore che ha utilizzato, giustamente, il danaro del gruppo per dotarsi di un personal computer è davvero esilarante. Credo che, a fine mandato amministrativo, tale sussidio informatico vada venduto ed il ricavato devoluto ad opere di bene, così come da volontà del Consigliere stesso.
(Mario Cardone – Gruppo misto)