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A Casalgrande la Mostra fotografica di Marianna Cappelli

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Il progetto dell’associazione Quinta Parete per la celebrazione della Dichiarazione dei Diritti Umani nasce nel luglio del 2008 all’interno del Festival Status Quo 2008 con la mostra realizzata dal gruppo Unmillibar appositamente sul tema e dal nome UmanaMente.

Questa nuova mostra della fotografa napoletana Marianna Cappelli e con la Serata di lettura e musiche che hanno come titolo 10 dicembre 1948… CUPO INCANTO sta a significare una nuova tappa del progetto che ha come punto cardine l’utilizzo dei linguaggi artistici come strumento di conoscenza, demistificazione, discussione sui 30 articoli della Costituzione dei Diritti dell’Uomo, una riflessione che attraverso le immagini, gli scritti di pensatori e autori di ogni genere letterario, attraverso spazi di discussione e di confronto fa si che non ci si scordi di questo scritto che inizia ad avere importanza non tanto in quanto elenco di punti ma in quanto monito scritto da confrontare con la realtà delle nostre azioni e la direzione della nostra cultura e società.


Siamo noi stessi che possiamo far valere i nostri ”DIRITTI”, che possiamo modificarli nel tempo per evolverli ed evolverci ma prima di tutto dobbiamo renderci consapevoli di un potere che è li e che spesso non vediamo: IL POTERE DELL’INFORMAZIONE.


Il 10 dicembre ore 21:00 l’associazione Quinta Parete con gli attori della Compagnia Bonaventura e il patrocinio del Comune di Casalgrande, presenteranno al pubblico una serata di letture di scrittori, poeti, filosofi, giuristi italiani e stranieri a ingresso gratuito.(info su www.quintaparete.org).


La mostra fotografica CUPO INCANTO a cura di Marianna Cappelli è un lavoro sull’infanzia e sul suo linguaggio magico, segreto, sulle paure, le ansie di cambiamento, di crescita.

Domina il movimento, fisico ed espressivo, del bambino alla scoperta del mondo,
mentre il punto di vista, molte volte abbassato, ne simula la percezione.
Il lavoro fatto fra i bambini di Napoli ci permette di esplorare attraverso l’infanzia la reale funzione di quei ”moniti” che sono stati scritti e sono spesso dimenticati.