Home Attualita' Loschi (Duplex) in riferimento allo sgombero del palazzo di via Circonvallazione

Loschi (Duplex) in riferimento allo sgombero del palazzo di via Circonvallazione

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Stabilito che la decisione era “nell’aria” già da diversi giorni e che in politica quasi nessuno segue le regole del bon ton, sono stato colpito più dalla mancanza di stile che dalla sorpresa.
Va ricordato che secondo il contratto che regolamenta il rapporto tra Duplex e Comune di Sassuolo, l’Amministrazione può decidere in un qualsiasi momento di recedere dal suddetto contratto.


Per quanto possa sembrare strano e autolesionista accettare questa ed altre regole, ciò ci ha permesso di aprire Duplex e di iniziare a rendere operativo e fruibile il nostro progetto.
Come tutti sanno, noi non siamo amministratori pubblici né esponenti della partitocrazia locale, quindi non abbiamo alcun peso decisionale sulle sorti della città; al massimo possiamo tentare di migliorarla portando un poco di arte, cultura e integrazione.
Se il progetto Duplex non si è mai posto in antitesi rispetto alle volontà dell’Amministrazione, la stessa che da sempre ci ha permesso di operare nella massima libertà, è altrettanto vero che da sempre ci sono state fatte promesse molto chiare rispetto ad una nostra, possibile, futura ricollocazione, una trasferta concordata in caso di sgombero o di abbattimento.

Sappiamo bene che le promesse fatte, a differenza dei contratti firmati, risultano essere molto leggere, ma noi per natura siamo inclini al dare fiducia e peso alle parole delle persone; quindi a tutti coloro che chiedono informazioni sul nostro futuro diamo la stessa risposta: aspettiamo.
Aspettiamo, perché noi abbiamo sempre fatto parlare i fatti; dagli obbiettivi raggiunti al numero delle iniziative proposte fino alla nostra rassegna stampa, chiunque può verificare il nostro operato.
Siamo ovviamente preoccupati e la sola idea che il progetto Duplex possa morire non amareggia solo noi ma tutti coloro, singoli ed associazioni, che in questi mesi ci hanno seguito sostenuto ed aiutato.
Io non ho mai amato troppo il Natale, un appuntamento annuale molto importante ed emotivamente impegnativo, una festività che nel tempo ha barattato la tradizione cristiana con il folklore cartellonistico angloamericano.

Ma quest’anno farò un’eccezione, per essere politicamente corretto, dirò una preghiera e scriverò una letterina.

Chiederò, con entrambe, la stessa cosa: che insieme ai tradizionali doni siano distribuiti in modo diffuso, e senza spese di spedizione, buon senso, cultura e civiltà oltre a quella pace che spetta di diritto ad ognuno di noi.

per Duplex
Fabrizio Loschi