Nell’ambito di una visita al polo ospedaliero di Reggio, che ha riguardato anche i nuovi parcheggi e il riordino della viabilità realizzati dal Comune, l’Arcispedale Santa Maria Nuova ha ricevuto ieri la visita del sindaco Graziano Delrio, che ha potuto conoscere da vicino le nuove acquisizioni tecnologiche dell’ospedale.
Due importanti apparecchiature, installate nei reparti di Radioterapia e Radiologia, hanno recentemente contribuito ad arricchire il corredo di strutture specialistiche e che, per l’attività diagnostica e terapeutica svolta, sono ad altissima vocazione tecnologica.
Ad accogliere Delrio erano il direttore generale Ivan Trenti, il direttore sanitario Iva Manghi, il direttore operativo Giorgio Mazzi.
La visita è iniziata dal reparto di Radioterapia dove da qualche settimana è stata installata la apparecchiatura IORT – Intra-Operative Radiation Therapy.
La IORT è un acceleratore di elettroni che ha la caratteristica di essere mobile e quindi di poter essere utilizzato nel corso delle sedute operatorie. Ad illustrarne le caratteristiche è stata la dottoressa Cinzia Iotti dirigente medico del reparto.
La IORT è una tecnica da applicare in integrazione e/o in sostituzione della radioterapia esterna convenzionale e consiste nella somministrazione, durante l’intervento chirurgico, in genere dopo l’asportazione della neoplasia, di un’unica ed elevata dose di radiazioni. L’acceleratore portatile di elettroni, concepito esclusivamente per un uso intraoperatorio, consente il trattamento radiante senza che si debba spostare il paziente e con una sospensione minima dei normali tempi chirurgici. Il costo di questa apparecchiatura è stato di 1.228.500 euro, la metà finanziati dalla Regione.
La visita è proseguta nella struttura interrata che ospita da poche settimane la nuova Risonanza Magnetica ad alto campo con 1.5 tesla di potenza (tesla è l’unità di misura che esprime l’intensità del flusso magnetico). Il direttore della Radiologia, Franco Nicoli, ha spiegato le caratteristiche di questa innovativa apparecchiatura che si aggiunge alle altre due risonanze.
In campo neuroradiologico la RMN ad alto campo è idonea a produrre immagini di qualità nettamente superiore, in tempi mediamente inferiori rispetto alla tecnologia precedente, e consente sequenze innovative di spettroscopia, utili per la definizione diagnostica di tumori cerebrali prostatici e, in futuro, anche della mammella. Grazie alle sue caratteristiche saranno possibili studi dinamici quali le analisi del comportamento metabolico e funzionale dei singoli organi esaminati, sono tipici gli studi per l’ictus e per i tumori cerebrali. Maggiore accuratezza sarà possibile, inoltre, negli studi dinamici tipicamente utilizzati per la mammella ed il fegato grazie alla recente possibilità di eseguire un numero superiore di sequenze in apnea respiratoria. Il costo dell’apparecchiatura 3.367.840,00 (comprensivo di canone di locazione annuale di 481.120,00 Euro annui per 7 anni e manutenzione) ed alla fine dei 7 anni sarà possibile riscattare l’attrezzatura.