Home Reggio Emilia ”Scuole sicure, ma Reggio è costretta a fare da sola”

”Scuole sicure, ma Reggio è costretta a fare da sola”

# ora in onda #
...............




Le scuole superiori reggiane sono sicure grazie al costante impegno – in uomini e risorse – garantito dalla Provincia. E’ quanto emerso questa mattina nel corso di una conferenza stampa convocata a seguito dell’interesse sul tema della sicurezza degli edifici scolastici che la recente tragedia di Rivoli ha suscitato anche nell’opinione pubblica reggiana.


La situazione dei 65 edifici (per una superficie pari a 192.850 metri quadrati) sparsi in tutta la provincia, sedi di 21 istituti superiori frequentati da 18.746 studenti e circa 5.000 adulti tra insegnanti e personale non docente, è stata illustrata dalla stessa presidente della Provincia Sonia Masini insieme all’assessore all’Istruzione Gianluca Chierici, al direttore generale Francesco Capuano e ai dirigenti di Area e di Servizio Andrea Tagliavini e Valerio Bussei.

“Il nostro patrimonio edilizio scolastico è composto da edifici storici, strutture moderne ed altre costruite tra gli anni Settanta e Ottanta, ma tutti vengono non solo quotidianamente monitorati dalla Orion-Teckal, l’azienda che gestisce il global service della Provincia, ma anche sottoposti periodicamente a verifiche e controlli approfonditi – ha sottolineato l’assessore Chierici – In particolare, oltre alla manutenzione ordinaria e straordinaria ed al consolidamento strutturale degli edifici, la Provincia provvede direttamente ai vari adeguamenti sotto il profilo della prevenzione-incendi e della sicurezza e sulla base delle esigenze logistiche e didattiche degli istituti, nonché alla costruzione di nuove scuole”. E’ il caso dei recenti interventi realizzati a Montecchio, Correggio o al Polo di via Makallé, di quelli in corso di ultimazione sempre a Correggio e nell’area di via Fratelli Rosselli in città o di quelli che tra febbraio e marzo partiranno a Guastalla e Scandiano.

Proprio la scorsa estate, anche per prevenire possibili “cadute di elementi dall’alto”, la Provincia ha disposto una ispezione puntuale, completa e dettagliata dei solai di tutti gli edifici scolastici. Nelle situazioni più delicate il monitoraggio è stato integrato con indagini diagnostiche strumentali sofisticate come, nel caso dell’istituto D’Arzo di Montecchio, l’auscultazione sonica integrata con termografia a infrarossi. Tutti i solai, i controsoffitti, i cornicioni sono stati dettagliatamente controllati, fotografati e per ognuno di tali elementi sono state indicate le eventuali criticità. Le situazioni di potenziale pericolo, anche se “remoto”, sono state tutte messe cautelativamente in sicurezza.

Complessivamente, nel quinquennio 2004-2008, la Provincia ha investito ben 25,6 milioni di euro tra adeguamenti funzionali e nuovi edifici scolastici: “Una somma consistente, formata quasi esclusivamente da nostre risorse ed è una vera vergogna – ha sottolineato la presidente della Provincia, Sonia Masini – che dallo Stato non arrivino fondi per garantire la sicurezza delle scuole, dei nostri ragazzi che le frequentano e di chi vi lavora. La Provincia di Reggio, per le scuole come per la sanità, i servizi sociali e le infrastrutture continua a fare da sola, ma per noi questi temi sono troppo importanti per rinunciare a investirvi. E per la sicurezza nelle scuole, ad esempio, oggi possiamo davvero dire di non aver omesso nulla”.

La situazione nel dettaglio
Con la recente rimozione degli ultimi pannelli contenenti fibre di amianto presenti nella facciata dello Zanelli e nelle coperture delle palestre del D’Arzo di Montecchio e del Levi di Reggio tutto il materiale contenente componenti amiantiferi è stato rimosso o confinato.
Tutta l’impiantistica elettrica è adeguata alle misure di sicurezza previste dalla legge. Gli impianti elettrici di terra e quelli delle scariche atmosferiche sono stati sottoposti ai controlli biennali dell’Ausl. Nell’estate 2009 verranno concluse le verifiche, previste nell’ultima programmazione biennale, secondo un piano predisposto congiuntamente con l’Ausl.
Gli edifici scolastici dispongono del certificato di prevenzione incendi o lo stesso è in fase di acquisizione attraverso le necessaria procedure (denuncia di inizio attività con presentazione di richiesta di rilascio o di rinnovo presso il Comando dei Vigili del fuoco).
I fabbricati di recente costruzione dispongono tutti del collaudo statico, o lo stesso è in fase di rilascio, mentre per quelli trasferiti dai Comuni con la legge Legge 23/90 – tutti controllati da un ingegnere abilitato – è stato rilasciato un certificato di idoneità all’uso scolastico. Complessivamente le scuole reggiane dispongono del certificato di collaudo o di idoneità statica.
Nei casi di fabbricati di non recente costruzione, che pertanto non dispongono del certificato di abitabilità, è in corso a partire dal Duemila un monitoraggio per verificarne le condizioni di sicurezza, attività potenziata dall’inizio del 2008 per ottenere l’agibilità nei tempi più ristretti possibili. L’assenza del certificato di agibilità, in ogni caso, non vuol dire che sussistano problemi di staticità, o di sicurezza.
Infine non sono presenti barriere architettoniche che limitano la fruibilità dei locali necessari all’attività didattica. Negli istituti Gobetti di Scandiano, Russell di Guastalla e nel padiglione Rossi e Golgi dell’Ipsia Galvani Sidoli di Reggio, pur non essendo presente l’ascensore, è garantita comunque l’accessibilità di tutti gli ambienti del piano terra (aule, laboratori e servizi). Ogni anno vengono inoltre realizzati tutti gli adeguamenti richiesti dalle scuole, dagli assistenti sociali o da genitori per far fronte a esigenze legate a particolari inabilità.