Dopo i giorni di tempo perturbato che sembravano preludere l’arrivo anticipato di un rigido inverno, gli esperti dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Luca Lombroso e Marica De Leva, hanno redatto un bilancio meteo climatico del mese di novembre, che hanno potuto confrontare con la lunga serie storica di dati del passato.
Riguardo le temperature, i tecnici dell’Ateneo hanno calcolato a novembre 2008 una temperatura media mensile di 10.6°C, ben superiore agli 8°C del valore medio 1971-2000 e che ne fanno l’8° mese di novembre più caldo degli ultimi centosettanta anni. Particolarmente anomalo-caldo anche il dato della temperatura media stagionale dell’autunno 2008, che con 16°C risulta il 3° autunno più caldo, superato solo dai tiepidi autunni 2000 e 2006. “Ancora una volta – fanno notare gli esperti – assistiamo ad una concentrazione di record nell’inizio di questo XXI secolo e questo sta a suggerire una accelerazione sia del riscaldamento globale che di quello locale”.
Veramente abbondanti in questo ultimo mese le piogge: 206.2 mm. Era dal 1949 che Modena non viveva un novembre così piovoso, e oltre a quell’anno, che vide 225.4 mm, solo il novembre 1839 quando caddero 245.7 supera come piogge il novembre 2008. Il novembre 1839 – ci ricorda a questo proposito il libro sui 180 anni di misure meteoclimatiche dell’Osservatorio di Modena – fu contrassegnato da “Tempo piovoso in maniera tale che per più giornate e quasi 20 sempre piovette per cui si ruppe il Po presso Bonezzo. Secchia anche esso andava sopra e le acque allagavano fino a Mirandola e più le Campagne …. Il nostro Mons. Vicario Gaetano Cattani con una notificazione prega li diocesani ad aiutare quelle povere persone che sono state private delle loro sostanze a causa delle acque. Molte case cadute, annegati uomini, donne, putti, bestie grosse e piccole in questo frangente”. Da notare, sottolinea Luca Lombroso “l’estremizzazione dei fenomeni che vede per opposto il periodo luglio-ottobre 2008 come il 7° più siccitoso per Modena, mentre maggio-giugno 2008 è stato tra i più piovosi in assoluto”.
La neve. Nulla di straordinario la neve a fine novembre: 5 cm il giorno 28 su Modena città. Quello che stupisce, ma non suffragato da dati oggettivi, è la velocità con cui la neve caduta in collina si è fusa sotto le forti piogge e l’aumento di temperatura delle ultime perturbazioni, portando così all’anomalo ingrossamento dei fiumi Secchia e Panaro “un comportamento – commentano gli esperti – più tipico della primavera che non dell’autunno avanzato, anche se è capitato altre volte nel passato”.
Ancor più inconsueti i temporali a tardo autunno-inizio inverno (ricordiamo che l’inverno meteorologico inizia il 1° dicembre): sono già 3 giorni di seguito che le precipitazioni sono associate ad attività temporalesca. “Anche in questo caso il fenomeno rinvia forse a fine marzo piuttosto che a fine novembre. C’è qualcosa che non va – affermano Luca Lombroso e Marica De Leva – in quanto i temporali tardo autunnali e invernali erano una rarità nel passato ma stanno diventando ormai una costante negli ultimi anni”.
Le ultime 36 ore: anche il 1° dicembre si è aperto con l’azione della profonda e intensa zona di bassa pressione da giorni attiva sul Mediterraneo, caratterizzata da maltempo ma non dal freddo. A Modena la temperatura minima è stata di 7.1°C e la massima di 11.2°C, ovvero circa 4-5°C sopra i riferimenti statisitici e, nuovamente, la temperatura minima supera perfino il valore medio stagionale delle temperature massime! Presso la stazione dell’Osservatorio Geofisico di Piazza Roma a Modena sono stati registrati altri 11.2 mm di pioggia associati anche a temporale, a causa dell’aria mite nei bassi strati ma fredda in quota, che riproduce una situazione assai più simile alla primavera: prova ne è la grandine di cui si ha notizia nelle colline reggiane. Neve, invece, a quote di oltre 1.200 m, ma sul crinale ne è caduta tanta, forse fin troppa e certo non ancora consolidata e presumibilmente bagnata e pesante oltre che mal distribuita dal forte vento. Stamane, 2 dicembre, si è rilevata invece una temperatura minima di 4.9°C.
Le previsioni.
Finalmente per le prossime 24-36 ore avremo una pausa nel maltempo, con un mercoledì 3 dicembre di cielo anche in parte soleggiato e temperature in modesta flessione. Potrebbe aversi qualche brinata in aperta campagna, nonostante i valori si mantengano praticamente nelle medie stagionali. Giovedì 4 dicembre avanzeranno però in fretta nuove nubi e con esse altre piogge e, oltre i 1.000-1.300 m scenderà ancora neve.
“L’estremizzazione del clima è ormai un dato di fatto – conclude Luca Lombroso – e le nostre case, città e infrastrutture non sono dimensionate a reggere eventi di questo tipo sempre più frequenti: spero quindi che la COP 14, la 14° Conferenza sui Cambiamenti Climatici delle Nazioni Unite che si è appena aperta a Poznan, in Polonia, spiani la strada a un accordo internazionale per la drastica riduzione dei gas serra”.