Il Consiglio comunale ha approvato ieri sera il piano anti-crisi proposto dalla Giunta per il sostegno a famiglie e imprese.
“Si tratta – spiega il vicesindaco e assessore al Bilancio Franco Ferretti – di un pacchetto di 290mila euro ricavati dalla razionalizzazione della spesa corrente del Comune, una manovra di assestamento che anticipa alcune delle misure che saranno incluse nel Bilancio di previsione del 2009. E’ una risposta immediata e significativa alla grave contingenza economico-finanziaria internazionale, che non risparmia le famiglie, in particolare le fasce più deboli, e le aziende reggiane”.
“Il pacchetto di aiuti – prosegue Ferretti – dà il senso di un’Amministrazione che, nonostante le difficoltà imposte dai tagli e dal Patto di stabilità, si impegna ad essere in sintonia e di supporto ai problemi della comunità”.
I 240mila euro per le famiglie sono ripartiti in questo modo: 140mila euro per implementare il Fondo per gli affitti; 50mila euro per aiutare chi è in difficoltà nel pagamento dei mutui, portando così a 100mila euro la quota del Comune nel Fondo di finanza solidale che il Comune sta realizzando con il contributo atteso del sistema bancario.
A queste misure vanno aggiunte quelle relative allo stanziamento già previsto di 175mila euro per le famiglie numerose, allo stanziamento per gli assegni famigliari di persone in difficoltà, alle risorse relative ai contributi economici per prestazioni sanitarie di minori, ai buoni pasto, ai contributi, in casi determinati, per il pagamento di rette e tariffe.
Per quanto riguarda le imprese proponiamo uno stanziamento di ulteriori 50.000 euro per Confidi.
Questo intervento è il contributo del Comune di Reggio, che si aggiunge a quello previsto per il territorio provinciale, di 400mila euro da parte della Camera di commercio. Con altri contributi di enti locali (Provincia e altri Comuni), il fondo Confidi per le imprese potrebbe raggiungere gli 800mila euro e divenire un supporto importante di liquidità, per effetto del moltiplicatore finanziario che innesca, per il sistema delle piccole imprese in difficoltà.
“Anche questa misura per le imprese – conclude Ferretti – è riconducibile indirettamente all’aiuto alle famiglie. Perché va considerato che molte imprese stanno ricorrendo alla cassa integrazione e alla riduzione del personale oltre che a causa di problemi produttivi, per esigenze di liquidità finanziaria”.