Un bimbo di 5 anni, di orgine cinese, è caduto dalla finestra di una scuola elementare, in via De Rossi a Milano: è grave. Il piccolo, che frequenta la prima elementare, è precipitato dal terzo piano dell’edificio, da una delle finestre del corridoio tra l’aula e il laboratorio di inglese.
Alle 9,50, la maestra è uscita dalla classe insieme al resto degli alunni per raggiungere il laboratorio. All’improvviso, si è accorta che un bambino mancava all’appello ed è tornata indietro. Ha visto una finestra del corridoio aperta e una piccola sedia accanto, si è affacciata e, nel cortile, c’era il corpo del bambino. Il piccolo, che è caduto da un’altezza di 6 metri, potrebbe essere stato attirato da un rumore. Il bambino è stato soccorso e trasportato in codice rosso all’ospedale Niguarda. Le sue condizioni sono gravi e si teme per la sua vita. La prognosi è riservata. La polizia sta ascoltando il personale della scuola e l’insegnate, ancora sotto choc.
Fonter: Adnkronos
Sull’accaduto interviene il Codacons
Un bimbo di sei anni è precipitato da una finestra di una scuola. Ma è una tragica fatalità?
Il Codacons ricorda che il DM 18/12/1975 prevede che le scuole elementari e medie abbiano solo uno o due piani al massimo e che perchè ci siano più di due piani il Comune deve dimostrarne la necessità (inevitabile dice la legge) ed in ogni caso deve avere il parere preventivo del Provveditore agli studi e sentire il Consiglio di distretto. In ogni caso le classi del primo ciclo (prima e seconda), per sicurezza, devono stare sempre al piano terreno, anche per evacuare prima i bimbi più piccoli in caso di emergenza. Dunque che ci faceva un bimbo di 6 anni al secondo piano o, come riportano alcune agenzie, addirittura al terzo?
Le finestre, inoltre, devono essere alte almeno un metro. Non sappiamo se questa altezza minima sia stata rispettata, ma quello che è certo è che questa precauzione era stata fissata negli anni ’50, quando la popolazione aveva un’altezza media decisamente più bassa e che ora necessita di un urgente adeguamento.
Il Codacons ricorda che nella ricca Lombardia il 70% degli edifici non ha il certificato di agibilità statica, il 10% non ha il certificato di agibilità igienico-sanitaria, l’81% non ha il certificato prevenzione incendi, il 58% non ha impianti elettrici a norma , il 55% non ha porte antipanico ed il 70% non ha scale di sicurezza. Ma, al di là delle grave violazioni di legge sopra riportate, le scuole perfette ed ideali sono solo poche decine. Quante, ad esempio, hanno le finestre che si aprono verso l’esterno? Quante hanno i mobili fissati al muro e senza spigoli vivi? Quante hanno le scale larghe almeno 120 cm e munite di striscia abrasiva antiscivolo? Quante scuole, infine, fanno almeno due prove d’evacuazione nell’arco dell’anno scolastico?